Uno degli effetti dell’attuale emergenza sanitaria ed economica, è il comprensibile scombussolamento dello scadenziario annuale dei vari adempimenti obbligatori che mette in crisi le agende che ciascuno di noi dovrebbe avere sempre sotto mano, e non solo gli imprenditori, piccoli e grandi, ma anche i comuni cittadini.
Molti l’agenda la fanno sul calendario dove annotano le varie scadenze: assicurazione dell’auto, bollo auto, bolletta telefonica, luce, gas, Tari, Imu, mod. 730, Isee, e tante altre diavolerie con le quali lo Stato ci opprime.
Quest’anno tutte le scadenze (e pure i calendari) sono saltate: parecchi adempimenti periodici sono stati spostati in conseguenza delle difficoltà economiche, e il governo li potrà ulteriormente prorogare, e di molti usufruiscono anche i normali cittadini.
A tal proposito in genere siamo già abituati, anche in periodi normali, a improvvisi salti in avanti di scadenze che sembrano tutte improrogabili, fino a prova contraria.
Con l’ulteriore aggravante che tante proroghe non sono ben chiare e ben definite, per cui è possibile che ad una prima proroga ne seguano altre, il che ci complica ulteriore la vita: ma quest’è se vi pare.
Vediamo le cose che interessano maggiormente, indicate dalle Associazioni dei consumatori.
Lotteria degli scontrini fiscali – Se ne sta parlando da qualche anno, già da dicembre del 2016, appena insediatosi Gentiloni (ma la cosa proveniva dal precedente governo Renzi), che la introdusse per contrastare la “spicciola” evasione fiscale, quella che quotidianamente tutti noi subiamo o sopportiamo da parte di negozi, parrucchieri, manutentori, installatori, e via dicendo. L’idea è quella di costringere il consumatore a pretendere lo scontrino con la prospettiva di vincere i premi di una lotteria alla quale partecipa se in possesso degli stessi, e che diventa più appetibile se le spese, anche minute, vengono pagate con banco-mat o carta di credito. Ovviamente nessuno crede che si possa così contrastare utilmente l’evasione, ma certamente questo contribuirà a aumentare la emissione degli scontrini.
Il problema, però, è che il regolamento applicativo del provvedimento a circa tre anni e mezzo non è stato ancora emanato, quindi la cosa rimase una sterile enunciazione in quanto la lotteria prevede una serie di adempimenti preliminari dai quali scaturirà un codice che il consumatore dovrà comunicare al negozio all’atto della emissione dello scontrino, ma sembra che finalmente l’attuale governo voglia stringere i tempi.
Bollo auto – Tutti sanno che, grazie al federalismo fiscale, la tassa di possesso dell’autovettura va interamente a beneficio delle regioni di appartenenza, le quali fissano anche gli importi.
Da quest’anno sembra che due Regioni, la Lombardia e la Campania applichino riduzioni (rispettivamente -15% e -10%) a chi paga con addebito in c/c.
E’ una iniziativa, alla quale potrebbero aggregarsi anche altre Regioni, che ha un doppio vantaggio: evitare che l’automobilista debba annualmente ricordarsene e consentire una cospicua riduzione del balzello oltre a risparmiare parte dell’aggio che Aci o Agenzie automobilistiche percepiscono.
La Campania ha attivato il servizio con legge regionale 27/dic.2019, e per informazioni basta andare sul sito della Regione “http://www.regione.campania.it/regione/it/la-tua-campania/tassa-automobilistica”.
Per aderire, invece, occorre andare sul sito Regione-Aci “https://domiciliazione-bollo-campania.aci.it/dati-debitore-e-veicolo”.
A tal proposito, come confermatoci anche dall’Aci di Salerno, per l’emergenza virus quest’anno le tasse di possesso delle vetture, scadenti il 30 aprile, potranno essere pagate fino al 30 giugno; è possibile che anche quelle future vengano prorogate.
La procedura telematica di adesione è abbastanza semplice.
Mod.730 – Anche il termine per la presentazione del “tanto amato” mod. 730/2019 è stato spostato, quest’anno, al 30 settembre 2020. In relazione a ciò anche la scadenza della consegna del mod. CU è slittata al 31 marzo.
Pertanto i contribuenti che sono in debito hanno qualche mese in più per assolvere al loro obbligo, e si presume che anche per l’acconto di novembre ci sarà una proroga, ma di questo non v’è certezza; quindi debbono fare attenzione perché, prorogando ora la presentazione e il pagamento, rischiano di dovere, a fine anno, cumulare i due pagamenti per i quali non sembra prevista alcuna rateizzazione.
Invece i contribuenti che hanno diritto al rimborso, probabilmente avranno interesse a presentare il mod. 730 al più presto per fruirne prima, in quanto il rimborso generalmente avviene il mese successivo.
Comunque bisognerà attendere che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione il Mod.730/2019/precompilato sul suo sito, cosa che avverrà non prima del 5 maggio 2020.
Raggiri e truffe – Nelle emergenze economiche si acuisce l’ingegno di chi vive di espedienti o di truffe, raggiri e furti.
Le vittime preferite sono le persone più fragili, specialmente gli anziani, che pure nei periodi normali ne sono vittime.
Uno dei maggiori pericoli quotidiani è il cambio dei fornitori di servizi domestici, luce, gas, internet fisso, sim mobile, e quant’altro, che ci pervengono tramite e.mail o telefonicamente.
Premesso che cambiare gestore è spesso conveniente, perché la concorrenza nel libero mercato è sempre vantaggiosa, è necessario, però, che il consumatore sia molto attento per evitare che invece di risparmiare paghi di più per avere, magari, un sevizio peggiore.
Nella maggioranza dei casi tali proposte non provengono quasi mai direttamente dai gestori ma da promotori, i quali guadagnano sui contratti che riescono a stipulare; spesso si presentano falsamente come funzionari dei gestori ed è difficile capire se lo siano veramente; per accertarsene c’è qualche sistema, uno dei quali è dichiarare la propria indisponibilità in quel momento, e richiedere il contatto in altro momento; in questo caso il procacciatore chiede immediatamente se può farlo dopo un’ora o il giorno successivo, e questo deve metterci sul chi va la; nell’altro caso, invece, il gestore non chiede un appuntamento telefonico immediato, spesso si limite a dire che ricontatterà.
Altra accortezza, particolarmente per i servizi telefonici, è di interpellare sempre i negozi dei principali gestori, al momento Tim, Vodafone e Wind-Tre, che hanno tutti i punti vendita nelle città. Ovviamente avendo sempre la cautela di chiedere se lo stesso servizio possono offrirlo allo stesso prezzo telefonicamente proposto, cosa che a volte avviene, e in tal caso è inutile rischiare una “bidonata” telefonica; se, invece, si viene distolti, è sempre bene valutare, se la proposta telefonica sembra conveniente, ma la eventuale adesione finale e sottoscrizione del contratto dovrà sempre essere effettuata dopo 14.giorni dalla ricezione della documentazione cartacea; i promotori seri non hanno difficoltà, gli altri cercano di tergiversare e sono da allontanare; bisogna anche prestare molta attenzione alla registrazione telefonica che segue l’accettazione e farsi mandare il file via e.mail.
Qualora si decida di cambiare un gestore è sempre ben pretendere di non pagare servizi aggiuntivi, spesso molto onerosi, e verificare presso i negozi locali, pure se il contratto è stato fatto telefonicamente, che effettivamente i servizi aggiuntivi sono disattivati, altrimenti farlo fare da loro, che in genere non si rifiutano.
Evitare sempre di attivare il pagamento tramite carta di credito, perché diventerà difficoltoso svincolarsi; preferibile, invece, utilizzare l’addebito in c/c che consente di farlo stornare dalla banca, ovviamente senza far passare molti giorni, il che presuppone che l’estratto conto venga frequentemente controllato.
Comunque una regola basilare è di non accettare mai proposte fatte porta a porta, che sono le più insidiose, perché chi le fa pretende la immediata sottoscrizione di qualche prospetto che viene presentato come proposta ma che quasi sempre è un vero e proprio contratto dal quale diventerà difficoltoso recedere.
E per il momento è preferibile fermarsi qui, altrimenti rischiamo di diventare più petulanti di tanti esperti-virologi-pneumologi-infettologi che ci deliziano in continuazione con le loro dotte informazioni.
1.05.2020 – By Nino Maiorino – Da quest’anno sembra che due Regioni, la Lombardia e la Campania applichino riduzioni (rispettivamente -15% e -10%) a chi paga con addebito in c/c. SCUSATE PER L’ERRORE, PER LA REGIONE CAMPANIA LA RIDUZIONE DEL 10% E’ CERTA.