E’ stato realizzato un sito per la verifica delle notizie vere o false riferite alla pandemia da Covid-19.
Si chiama Coronacheck ed è raggiungibile all’indirizzo https://coronachek.eurecom.f2/.
E’ opera di un team di ricercatori del Dipartimento di Data Science di Eurecom (Francia), della Cornell University (USA) con la collaborazione della Johns Hoking University (USA).
La verifica viene effettuata sulla base dei dati ufficiali provenienti da WHO (World Health Organization), Governi e Ministeri della Salute di Italia, Australia, Taiwan, China e Canada.
Le etichettatura vero/falso apposta su ciascuna notizia selezionata da un algoritmo è accompagnata da spiegazioni, stante la natura subdola della patologia.
Fin qui tutto è pacifico, ma verificata l’autorevolezza delle fonti non è detto che l’inganno delle Fake News non riaffiori sotto altre forme. Commenti ed opinioni sono sfere in cui si possono annidare “espressioni contraddittorie in cui l’affermazione del falso prende le sembianze del vero”.
Ne da spiegazione François Noudelmann a proposito del “Genio della Menzogna”. Si tratta – secondo tale tesi testata su potere di letterati e filosofi – di “manipolazioni verbali” che “rientrano nell’ambito delle tecniche di persuasione” e di fascinazione ed affabulazione. Vi ricorrono pubblicitari e politici: i primi per ragioni commerciali ed i secondi per acquisire e/o conservare consenso.
I dibattiti televisivi ed messaggi sui social offrono un vasto campionario di cose dette e contraddette, a seconda del momento e del luogo della progressione del contagio. Se ne comprende la mutevolezza e la smemoratezza per la velocità (e non la imprevedibilità) di propagazione del coronavirus.
“Siamo stati travolti da un’onda” ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco in un intervento a Radio 24, manifestando le difficoltà di quello che si poteva fare in più o in meno da parte dei “decisori politici che si trovavano sulla graticola”.
Tutto questo è vero, ma resta il dubbio dell’inquinamento delle Fake News laddove si dovesse continuare nel gioco a rimpiattino delle responsabilità dal quale, a ben vedere file e pagine dei mass-media, non si sono sottratti politici di Governo e di opposizione, locali e nazionali, intellettuali ed esperti, ed anche giornalisti (va detto per onestà intellettuale) nell’intento di fare informazione e contro informazione. Come dire che nel clima di angoscia sono saltate le barriere del buon senso, privilegiando i motivi della contrapposizione ideologica alle necessità di comuni azioni dovute, senza colori o bandiere da piantare.
E’ come quando nell’animo umano “la finzione domina molto più della verità”. Il richiamo allo “Elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam, non è disconnesso dall’attualità non solo italiana ma per le sorti dell’Europa i cui apparati dell’Unione rischiano di essere travolti non tanto dal Coronavirus quanto dalla miopia dei banchieri olandesi, con la connivenza austriaca e dell’ambiguità dei tedeschi.
“L’Europa non può andare in ordine sparso”, l’appello grido del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul quale si registra la convergenza di tutte le forze politiche. Finalmente.