Coronavirus, aggiornamenti normativi e comportamentali
Nel mentre Papa Francesco, con la visita alla Chiesa di San Marcello al Corso a Roma, dava un inconsueto segnale di vicinanza alla cittadinanza impaurita dal rischio di contagio, c’era chi, nelle stanze del “potere”, lavorava alacremente per mettere a punto una nutrita serie di norme a sostegno delle esigenze economiche derivanti dalla pandemia del Coronavirus-2019, tramutate nel Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020.
A – Decreto Legge “Cura Italia” a sostegno delle esigenze economiche causate dal Coronavirus
Il Decreto, denominato “Cura Italia”, è stato pubblicato nella notte del 17/18 marzo, in una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale.
Le norme in esso contenute erano una esigenza molto sentita e largamente condivisa da tutte le forze politiche, con qualche distinguo e qualche mugugno da parte di qualche parlamentare dell’opposizione che, nonostante le difficoltà del momento, non esita a fare campagna elettorale; e non è una cosa da poco, in quanto prevede il finanziamento, in debito, di circa 25.miliardi di euro, una manovra di tutto rispetto che in tempi normali avrebbe fatto saltare sulle poltrone i burocrati di Bruxelles e di Strasburgo.
La cosa, oramai, non scandalizza più di tanto perché col grave problema che grava sull’intera umanità abbiamo altro a cui pensare, e bene sta facendo il Governo, in questo momento, ad andare avanti speditamente, con il consenso, non tanto tacito, della stessa UE.
Il nuovo DL è molto articolato, con 127 articoli che riempiono 62 pagine della G.U. e chi volesse prenderne direttamente visione può andare sul sito:
http://www.governo.it/it/articolo/decreto-legge-17-marzo-2020/14333
Il Decreto, che prevede sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica, entra immediatamente in vigore, e dovrà essere convertito in Legge entro sessanta giorni. Dello stesso ci limitiamo a elencare, qui di seguito, gli interventi più importanti.
Esso interviene su diversi fronti:
- potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale, della Protezione Civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza coronavirus;
- sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
- credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese;
- sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi e di altri adempimenti fiscali;
- incentivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti delle ditte del settore che restano in servizio.
In dettaglio:
- stop al pagamento delle rate dei mutui per la prima casa;
- 50% della retribuzione per i genitori che hanno figli minori di 12 anni;
- proroga delle scadenze di patenti, carte d’identità e tessere sanitarie;
- sostegni a lavoratori e imprese, con maxi finanziamento della cassa integrazione;
- bonus nella busta paga di marzo per chi è costretto a lavorare in questi giorni;
- sostegno per il mese di marzo per i liberi professionisti e partite Iva, impossibilitati a lavorare;
- bonus di 600 euro per l’acquisto di servizi di baby-sitting;
- congedi parentali straordinari per chi ha figli a casa;
- credito d’imposta per artigiani che pagano l’affitto delle botteghe e per le aziende che procedono alla sanificazione dei luoghi di lavoro;
- 100 euro in più in busta paga per chi è sul posto di lavoro in piena emergenza;
- permessi straordinari per accudire i propri familiari;
- agevolazioni dei permessi ex legge 104 per assistenza ai disabili;
- bonus per i professionisti senza Cassa;
- divieti di licenziamenti, salvo casi particolari;
- proroga dei versamenti di tasse, imposte e tributi;
- benefici per le attività sportive professionali e dilettantistiche, Onlus e Associazioni di volontariato;
- sospensione dei rimborsi dei prestiti delle PMI;
- accelerazioni per erogazione di benefici ai risparmiatori truffati da alcune Banche;
- benefici alle scuole per acquisto di computer per gli studenti meno abbienti;
- benefici per il trasporto di derrate alimentari;
- equiparazione dei periodi di quarantena alle malattie;
- sostegno del settore aereo.
Il Decreto prevede anche la nomina e le competenze del Commissario straordinario per il coordinamento delle misure di contenimento e di contrasto dell’emergenza epidemiologica e la requisizione di strutture sanitarie private per il supporto a quelle pubbliche, e semplifica l’iter per il controllo della detenzione domiciliare.
Prevede inoltre il rinvio al prossimo mese di novembre del referendum popolare per il taglio dei parlamentari.
Un Decreto molto complesso, ingarbugliato, in taluni punti poco chiaro, a volte incomprensibile agli stessi addetti ai lavori, sintomo della fretta con la quale è stato necessario scriverlo ed emanarlo (è stato controfirmato dal Presidente Mattarella di notte e pubblicato in una edizione straordinaria della G.U. nelle prime ore del 18 marzo, ma con la data del giorno precedente); ma l’emergenza sanitaria ed economica giustificava la fretta, con la consapevolezza che, modificandosi la crisi emergenziale di ora in ora, certamente dovranno essere emanate altre norme, cosa di cui vi terremo informati.
B – Intervento militare in Campania
Su richiesta del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che è molto preoccupato per la possibilità che anche in Campania possa estendersi il contagio come nelle tre Regioni del nord, il Premier Conte ha disposto l’invio di contingenti militari in affiancamento agli Agenti di Polizia, Carabinieri, Guardie di Finanza e Agenti municipali per il controllo del territorio.
Ripetutamente, anche più volte al giorno, De Luca invita i cittadini campani a rispettare le disposizioni emanate, ma sa, da campano verace, che i “partenopei” sono fondamentalmente restii alla loro osservanza, probabilmente a causa del retaggio delle diverse dominazioni straniere subite, le quali hanno evidentemente inculcato il culto del non-rispetto, dell’acconsentire ma fare il contrario, di beffare il sovrano fingendo di accettare le imposizioni per poi fare di testa propria.
A giustificazione di ciò possiamo citare innumerevoli gli episodi che, se fuori della emergenza che stiamo vivendo possono anche far sorridere, in questa situazione denotano una irresponsabilità che rasenta la pazzia, in quanto ci si rende conto che tanti non hanno ancora ben compreso il rischio che stiamo correndo tutti quanti; la gente non vuol capire che noi stessi siamo i portatori del virus il quale viaggia sulle nostre gambe per raggiungere il maggior numero possibile di persone; se così non fosse, non si spiegherebbero scampagnate con relative grigliate, feste private per lauree e compleanni, e tante analoghe iniziative, legittime in tempo normale, ma assolutamente proibite in questo periodo, come i tanti altri assembramenti nelle strade, presso i luoghi di ristoro e altro. A dire il vero, e per attenuare le responsabilità dei napoletani, c’è anche da dire che pure in Lombardia, che è una delle tre Regioni maggiormente colpite dalla pandemia, c’è chi fa finta di niente: circolano sul web foto di assembramenti sconsiderati sulle banchine del naviglio a Milano.
Allora ben vengano i rimbrotti continui di De Luca, che talvolta si lascia andare anche a frasi estreme (“mando i carabinieri, ma con i lanciafiamme” ha detto in una delle sue ultime uscite) ma che giustificano sia la sua esasperazione, sia la necessità di controllare il territorio “manu militari”, sia una ulteriore stretta che ha in animo di fare in Campania; iniziative sulle quali, dispiace dirlo, non possiamo che essere d’accordo.
C – Ordinanza del Governatore De Luca del 20 marzo 2020
Venerdì 20 marzo il Governatore Vincenzo De Luca ha emanato una nuova ordinanza, la n. 19, che limita ulteriormente alcune attività, con la chiusura di tutti i cantieri privati.
Il testo completo può essere scaricato cliccando il link
http://www.regione.campania.it/…/ord-n-19-20-03-2020-mn73za…
L’Ordinanza prevede lo stop ai cantieri edili privati, salvo interventi urgenti per la sicurezza degli immobili, attenta valutazione della urgenza degli interventi pubblici, fatta eccezione per l’edilizia sanitaria e reti di pubblica utilità; limitazione della presenza del personale negli uffici ai soli casi strettamente indispensabili e con accesso disciplinato e su prenotazione, con incremento del telelavoro.
D – Ordinanza del Ministro della Salute per le aree pubbliche
Anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha emanato, in data 20 marzo, una nuova ordinanza che vieta l’accesso del pubblico a parchi, ville, aree di gioco e giardini pubblici e di svolgere attività ludiche o ricreative all’aperto. E’ consentito l’attività individuale motoria, nel rispetto delle distanze di sicurezza e del divieto di assembramento.
L’ordinanza inoltre impone la chiusura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza di almeno un metro.
Inoltre, nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
Le disposizioni producono effetto dal 21 marzo e sono efficaci fino al 25 marzo 2020; non comprendiamo il motivo per il quale tali disposizioni valgano solo quattro giorni.
Il testo completo dell’ordinanza può essere consultato scaricandolo dal link
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/20/20A01797/sg
(2 parte)