scritto da Nino Maiorino - 23 Agosto 2022 07:52

Come combattere il caldo con intelligenza

Il caldo ancora imperversa, e pure se Giove-Meteo alterna, specialmente negli ultimi giorni, ore di afa a ore di relativa frescura grazie a qualche pioggia, è ancora insopportabile: lo stress accumulato nelle settimane precedenti si fa sentire.

Comunque, visto che purtroppo potremmo soffrire ancora per un po’ di tempo, occorre correre ai ripari e trovare i modi e i comportamenti giusti per proteggerci

C’è infatti qualche rimedio per combattere con intelligenza la calura, e gli esperti suggeriscono di adottarli in maniera corretta, perché diversamente la situazione peggiora.

Ci sono tanti piccoli accorgimenti che possono aiutarci a sentire meno caldo, ma non tutti sono di immediata comprensione.

La scienza ci dice, infatti, che, per esempio è meglio essere ben coperti per proteggersi dai raggi solari, che aumentano l’energia e di conseguenza il calore.

Quindi via libera agli indumenti leggeri e traspiranti, preferibilmente chiari e di fibre naturali, ma non andare in giro a pelle scoperta.

Vi sono delle cose che tutti facciamo quando fa caldo, ma che peggiorano la situazione, quindi dobbiamo assolutamente evitarle.

 

1- Aprire le finestre durante il giorno – Può essere un’azione del tutto spontanea, ma è assolutamente sbagliata. Nel corso della giornata, le finestre dovrebbero stare ben chiuse e schermate, in modo da non far entrare il caldo e i raggi solari.

All’interno delle nostre abitazioni, infatti, ovviamente nelle ore del giorno, l’aria è sicuramente più fresca rispetto a quella esterna grazie all’isolamento dei muri e del tetto, e se teniamo le finestre aperte rischiamo di perderne tutti i benefici.

Molto meglio attendere la sera, quando il sole cala e la temperatura esterna diventa più gradevole, accompagnata magari da un po’ di brezza fresca. È a questo punto che si dovranno spalancare finestre e persiane, per permettere il ricircolo dell’aria e far entrare il fresco. Anche la mattina presto, prima che i raggi del sole inizino a scaldare davvero, si può lasciare tutto aperto, purché ci si ricordi di chiudere bene non appena il caldo si fa sentire.

 

2- Bere acqua e bibite fredde – Quando si ha voglia di sorseggiare acqua fredda per trovare immediato conforto dall’aria rovente, non si dovrebbe indugiare in questa pur piacevole abitudine, perché non apporta un reale beneficio.

Non stiamo parlando di conseguenze a livello di salute, a meno che non si ingurgitino bevande ghiacciate che potrebbero determinare congestione o cose simili, bensì proprio del fatto che bere acqua troppo fredda non aiuta a eliminare il caldo. Al contrario: il nostro corpo si raffredda, ma in questo modo aumenta il divario tra la temperatura interna e quella dell’ambiente, con conseguente aumento del calore emesso.

Molto meglio una bibita calda, o quantomeno a temperatura ambiente, perché aumenta la nostra temperatura interna e di conseguenza il corpo si attiva per diminuirla, con le risorse a sua disposizione, facendoci sudare.

In un primo momento, bere una bevanda calda potrà sembrare qualcosa di assurdo, ma nel giro di qualche minuto se ne avvertiranno i benefici. Attenzione però all’umidità: se ci troviamo in un posto troppo umido, questo suggerimento non aiuterà a rinfrescarsi, ed è quindi meglio evitare le bevande calde.

 

3- Fare una doccia fredda – Se d’inverno non aspettiamo altro che il momento di tornare a casa per goderci una bella doccia bollente, perché d’estate dovrebbe valere il contrario?

E invece no: fare una doccia fredda potrà dare, nell’immediato, il refrigerio tanto agognato, ma non appena usciamo dal bagno ci ritroviamo al punto di partenza, se non peggio.

Tuffarsi sotto il getto d’acqua fredda, infatti, diminuisce rapidamente la temperatura corporea e crea un fenomeno conosciuto con il nome di vasocostrizione.

Avremo quindi una minor irrorazione sanguigna della pelle e delle estremità del corpo, che determina un aumento della frequenza cardiaca e, subito dopo, della temperatura del nostro organismo.

Quindi, nessuna dispersione di calore, quello che invece avremmo proprio desiderato.

Naturalmente, non c’è bisogno di fare una doccia calda per contrastare questo fenomeno, anche perché, se soffrite di pressione bassa, potrebbe rivelarsi addirittura pericoloso.

È sufficiente che l’acqua sia tiepida, per uscire dalla doccia davvero rinfrescati.

 

5- Ventilatori – C’è chi usa i ventilatori portatili, piazzandosi a poca distanza da essi; il refrigerio è assicurato, ma questo sistema può essere dannoso per la salute in quanto i ventilatori portatili hanno una velocità elevata, meglio, per chi può farlo, utilizzare i ventilatori a soffitto, con pale grandi e velocità regolabile: non è il massimo della bellezza ed eleganza, ma sono efficaci e di notevole aiuto.

 

6- Condizionatori caldo/freddo – Oggi in commercio esiste una ampia scelta di tali apparecchiature, dal top a quelli economici, per tutte le tasche.

Il vantaggio di tali apparecchiature è che esse possono essere utilizzate d’estate per raffreddare l’aria quando fa caldo, ma anche d’inverno per riscaldare quando fa freddo.

Ovviamente occorre stare attenti ai consumi, specialmente d’estate, in quanto l’assorbimento elettrico è rilevante.

D’inverno il discorso è leggermente diverso in quanto molte abitazioni hanno il riscaldamento, centralizzato o privato, alimentato a metano, quindi il condizionatore non ha motivo di essere utilizzato.

Ma il Condizionatore d’estate deve essere utilizzato con intelligenza, altrimenti comporta solo consumo di energia elettrica senza alcun beneficio pratico.

Quando si va a comprare un condizionatore, la prima cosa che viene richiesta è il volume dell’ambiente; questo deve far riflettere anche le persone prive di conoscenze tecniche, in quanto sta a significare che un apparecchio è adatto a un certo ambiente.

Ma sta pure a significare che il condizionatore deve essere attivato solo con porte e finestre chiuse, altrimenti spreca solo energia e non dà alcun risultato pratico: se si utilizza un condizionatore con porte e finestre aperte, l’apparecchio non sarà in grado di funzionare al meglio della sua resa.

Ma anche un utilizzo corretto, vale a dire in ambiente chiuso, va programmato in quanto tutti i condizionatori hanno almeno quattro funzioni, riscaldamento (max 30°), raffreddamento (min 18°), e deumidificazione (per qualcuno è programmabile anche la temperatura) e ventilazione.

Durante il periodo estivo, fermo rimanendo quello che abbiamo detto prima, la funzione preferibile è quella della deumidificazione, generalmente indicata da una goccia d’acqua o dalla parola dry, in quanto viene sottratta all’aria interna dell’abitazione l’umidità, che è quella che fa avvertire il caldo, senza gravare eccessivamente sui consumi elettrici.

 

Cibi e bevande

Un valido aiuto contro la calura estiva è certamente il cibo. Un’alimentazione leggera ed equilibrata costituisce un grande vantaggio per l’organismo.

La prima cosa da sapere è che, con il caldo, si suda molto e il sudore disidrata il corpo, quindi è necessario idratarlo anche per fargli recuperare i sali perduti col sudore.

La frutta è uno degli alimenti di maggiore efficacia, specialmente l’anguria che ha il duplice effetto di riempire lo stomaco, quindi ridurre il senso di fame, e contemporaneamente essere smaltito presto, perché costituito prevalentemente di acqua e fruttosio.

Ovviamente non possiamo mangiare solo frutta perché l’organismo ha bisogno di altre sostanze, che possono ben essere fornite da verdure estive (pomodori, peperoni, melanzane, ecc.), riso e pasta specialmente conditi con verdure (insalate di paste e di riso), qualche insaccato non eccessivamente salato (i prosciutti di Parma e di San Daniele, evitando salumi), qualche fetta di pane non fa male.

Una delle pietanze estive maggiormente gradite, tradizionale dell’estate, è la cosiddetta Frisella, o Fresella, di origine pugliese e campana, basata sul pane, anche quello raffermo, essenzialmente guarnito con pomodori affettati, olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico, una spruzzatina di origano.

Su questa base ci si può sbizzarrire, aggiungendo fette di mozzarella o formaggio spalmabile non salato, pezzetti di tonno, olive, capperi se graditi, qualche foglia di insalatina, e quant’altro la fantasia del commensale richiede.

 

Ricordi

A Castellammare di Stabia, zona cantieri navali, sul largo lungomare vi sono ancora i cosiddetti “chalet”, che funzionano solo d’estate, i quali di scic, come farebbe intendere il termine, non hanno nulla, sono solo delle trattorie popolari estive che ti accolgono sotto tendoni per ripararsi dal sole durante il giorno e da eventuali pioggerelle.

Al bordo del mare, scendendo alcuni gradini, c’è una zona nella quale sono sistemate delle fontanelle perennemente zampillanti acqua proveniente dalle vecchie Terme, ora chiuse (il nuovo stabilimento termale è in tutt’altra zona), che una volta avevano la cosiddetta “acqua della Madonna”, un’acqua leggermente sulfurea (il popolo la chiamava “suffregna”) che aveva proprietà benefiche per la salute.

L’acqua residuale delle terme veniva dirottata a queste fontanelle.

Ora l’acqua di queste fontanelle, alle quali si può attingere gratuitamente, ha perso la originaria caratteristica, la quale però è rimasta in altri luoghi, in zona e in Campania.

Ma il popolino, fedele alla tradizione, ancora va attingere l’acqua e ancora va a mangiare presso questi “chalet” che servono cibi semplici della tradizione napoletana, la pasta e fagioli con le cozze, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino o con le vongole, i lupini, e l’insalata di polipo verace, tutte prelibatezze unitamente al “ ‘vascuotto  ‘e grano – il biscotto di grano” col quale si fa la “caponata”: il biscotto, di forma circolare e con un foro al centro, deve essere bagnato con acqua per pochi secondi, altrimenti è troppo duro.

Per gustarlo al meglio lo si può condire con olio d’oliva, origano (chi lo gradisce), sale e pomodori freschi o pomodorini, olive, così da preparare la cosiddetta “caponata”, aggiungendo anche del tonno, foglie di insalata, ma c’è anche chi lo condisce solo con olio extravergine d’oliva.

Dato che è comunque pane, spesso capita che vengano accompagnati dal “companatico” e quindi da salumi e formaggi locali, ma questa è una tradizione prevalentemente di Agerola.

Ovviamente il tutto accompagnato da vinello locale, bianco o rosso, acqua minerale se gradita, oppure dall’ “acqua della Madonna” che gli “chalet” servono gratuitamente.

Provare per credere, o buon appetito.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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