scritto da Gennaro Pierri - 19 Giugno 2022 07:40

Cava de’ Tirreni, il segno e il sogno

Cava de' Tirreni, il segno e il sogno

Da tempo sentiamo dire, e lo diciamo anche noi, che niente sarà come prima.

Ed è veramente così. Un segno è l’ostensorio proiettato di sera sulla facciata del nostro Duomo qui a Cava de’ Tirreni e non realizzato su Montecastello!

E’ come un memorandum che obbliga a chiederci: ma chi c’è nelle nostre chiese? Siamo abituati a dire: andiamo a vedere cosa c’è nelle nostre chiese, mentre dovremmo rieducarci a dire: andiamo a vedere Chi c’è nelle nostre chiese!

E questo è il segno! Ma di giorno come funziona? Non potremo vedere l’ostensorio e anche questa penso sia una sfida: dal segno al sogno.

In questi giorni di festa siamo chiamati a sognare anche di giorno. E non c’è cosa più bella che sognare e porre ogni sforzo affinché i nostri sogni divengano realtà.

Dal segno al sogno allora… speriamo di cavarcela!

Ha conseguito la licenza in teologia spirituale e in teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. E’ stato recensionista per la rivista Il Cooperatore Paolino, docente di teologia spirituale presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, direttore editoriale del mensile diocesano Fermento, bioeticista nel Comitato Etico dell’ASL Salerno. E’ cultore di materie filosofiche e teologiche, docente di I.R.C. in alcune Scuole Superiori di Cava de’ Tirreni e Presidente del sodalizio Cavalieri della Bolla Pontificia.

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