scritto da Nino Maiorino - 07 Febbraio 2022 11:04

Carte di Credito e Carte di Debito

Carte di Credito e Carte di Debito

Con le banche è sempre un impazzimento, ora cambiano anche i nomi degli strumenti di pagamento

L’abitudine di mettere sempre in discussione tutto, comprese le terminologie dei sistemi di pagamento, non contribuisce certamente ad avvicinare gli utenti alle banche, o agli uffici postali, portando le persone più anziane, già sballottate da tutte le “modernità” degli ultimi anni, ad essere ancora più restie ad adeguarsi ai nuovi sistemi di pagamento.

Tutti riconoscono gli indubbi vantaggi che la moneta elettronica comporta, sia in termini di sicurezza (pensiamo a quanto sarebbe più semplice se scomparisse l’enorme giro di cartamoneta), sia in termini di mancata evasione fiscale (se tutti i pagamenti avvenissero in maniera “tracciata” l’evasione fiscale scomparirebbe); ci rendiamo conto che tutto questo è, almeno per il momento, una utopia, ma chi ha buonsenso s rende conto dei vantaggi di questi sistemi sotto tutti i punti di vista.

Purché, però, non ci mettano lo zampino le stesse banche (quando parliamo di banche ci riferiamo anche alla rete degli uffici postali), modificando la terminologia dei sistemi di pagamento.

Finora anche le persone meno esperte sapevano che esistevano due sistemi molto semplici di pagamento, le Carte di credito, le quali consentono di fare acquisti e pagare anche dopo un mese, e le Carte bancomat, le quali sostituiscono la moneta contante a tutti gli effetti.

Quella della Carta bancomat è stata una delle più intelligenti innovazioni della storia recente, perché ha risolto una enormità di problemi, tant’è che i “POS – Point of Sale – Punto di vendita” fino a qualche anno fa erano pochissimi in giro, adesso ogni esercente commerciale è obbligato ad averlo, chi non lo ha rischia addirittura una sanzione pecuniaria.

Probabilmente è stato più facile abituare le persone alle Carte di credito, anche per il differimento del pagamento degli acquisti: compro oggi, pago tra un mese, o addirittura a rate, in quanto i gestori delle carte consentono anche questo, ovviamente facendosi pagare profumatamente la rateizzazione.

La Carta bancomat, invece, per le banche ha una limitazione perché presuppone che si abbia un conto corrente; le Poste sono più flessibili in quanto rilasciano la carta anche ad titolari di libretti di risparmio postali.

Esistono, in verità, anche Carte di credito ricaricabili: il titolare può caricare sulle stesse una cifra che poi si spenderà, molti adottano questo sistema in quanto si sentono più sicuri, mal che vada ci rimettono solo quello che hanno caricato, ma c’è da dire che, da questo punto di vista, e gestori delle Carte di credito sono bene organizzati, con sistemi di controllo molto efficienti.

Chi scrive, abituato a questi sistemi di pagamento, dal tempo dei “Traveller’s-cheque – assegno di viaggio o turistico”, qualche anno fa, venne avvertito dalla banca che la sua carta di credito era stata utilizzata, appena dopo un acquisto fatto a Napoli, in una farmacia negli USA, ed era stata bloccata e l’acquisto fatto all’estero non riconosciuto.

Vediamo quali sono le differenze tra questi sistemi di pagamento, la Carta di debito o Carta bancomat e la Carta di credito.

Le due, per quanto possano sembrare simili, in verità offrono servizi diversi.

Con il Bancomat, o carta di debito, è difficile indebitarsi mentre con la carta di credito può capitare di spendere più di quanto si ha a disposizione. Infatti, quello che differenzia le due modalità di pagamento è la tipologia di addebito delle spese fatte.

Quello che accomuna, invece, carta di debito e carta di credito è che entrambe sono modalità di pagamento senza contanti. Che sia un pagamento online o un pagamento in un negozio fisico, carta di credito e carta di debito permettono di effettuare, attraverso una modalità veloce e comoda, transazioni di denaro più o meno voluminose in completa sicurezza.

Scopriamo, quindi, cos’è e come funziona una carta di debito e quali sono le differenze con la carta di credito.

La carta di debito, usualmente denominata Bancomat, è uno strumento di pagamento elettronico emesso dalla banca e collegata al conto corrente. Ogni titolare di conto corrente, ha una carta di debito personale, che contiene un chip con i dati identificativi del cliente e del suo conto.

Con la carta di debito è possibile prelevare denaro contante, pagare online, pagare tramite POS all’interno di negozi e attività, controllare la liquidità presente sul conto corrente, mediante gli sportelli ATM (quelli installati presso le banche).

Ogni carta di debito, in fase di attivazione contrattuale, avrà associato e consegnato dalla banca il PIN necessario per il suo utilizzo e per i pagamenti tramite POS.

Negli ultimi anni le carte di debito e le carte credito hanno subito molte evoluzioni; è stato introdotto, ad esempio, il pagamento “contactless”, un sistema che permette di pagare con entrambe le carte, avvicinandole al lettore POS: è escluso l’inserimento delle carte nel POS, e non richiedono l’inserimento del PIN: a partire da gennaio 2021 l’importo massimo dei pagamenti senza PIN è stato portato da 25€ a 50€, ma tale soglia dipende dalla banca o dagli accordi stipulati con i clienti e i commercianti.

Per ottenere una carta di debito è necessario fare la richiesta alla propria banca anche se solitamente viene consegnata automaticamente all’apertura del conto corrente.

Carta di credito e carta di debito sono entrambe collegate al conto corrente del titolare e vengono emesse dalla banca. Ciò che le rende diverse è la modalità con la quale le spese effettuate vengono addebitate.

Con la carta di credito si possono effettuare spese che non vengono addebitate immediatamente, ma successivamente e in un’unica soluzione, in genere il 15 del mese successivo. È una modalità di pagamento in cui il titolare del conto può utilizzare la carta anche per spese che eccedono la disponibilità economica attuale, a patto di saldare il conto il mese successivo.

Con la carta di debito le spese vengono addebitate sul conto corrente il giorno stesso dell’acquisto o del prelievo. Le tempistiche di addebito possono differire in base alla banca o al negozio in cui sono stati effettuati gli acquisti.

Ci sono casi in cui la propria carta di credito può funzionare anche come carta di debito, ma non viceversa. Al momento della transazione, utilizzando la carta di credito, sul POS compare la doppia scelta: se appoggiarsi a uno dei circuiti Bancomat o Maestro, oppure a uno dei circuiti previsti dal pagamento con carta di credito.

Infine, carta di credito e carta di debito hanno entrambe dei costi. Le carte di debito possono avere un canone annuo dai 12€ in su, in base alla tipologia di carta scelta e alla banca di riferimento.

In alcuni casi le carte di debito possono essere fornite in modo gratuito se il numero di operazioni rimane sotto una determinata soglia, oppure se il correntista ha un’età per la quale è prevista l’attivazione gratuita.

Sia per carta di debito che per carta di credito è previsto un plafond, ovvero il tetto massimo del credito mensile che può essere usufruito e raggiunto usando le carte.

Il plafond della carta di credito consiste nell’importo massimo raggiungibile per le spese effettuate che vengono addebitate il mese successivo sul conto corrente. Il plafond della carta di debito è l’importo giornaliero e mensile massimo di prelievo presso gli sportelli ATM.

Entrambi i plafond vengono definiti in fase di apertura del conto corrente in base alla tipologia di conto scelto, alle entrate e alla disponibilità economica del titolare del conto.

Per quanto riguarda gli acquisti online, con la carta di credito, è sempre possibile effettuarli mentre con la carta di debito si deve richiedere l’attivazione alla propria banca e attivare il servizio di sicurezza.

Le carte di credito hanno costi fissi che dipendono dalle spese di emissione, dal canone annuale, che varia dalla tipologia di carta, dalle commissioni e dagli interessi delle rate nel caso di rateizzazione.

Ciò detto, speriamo che sia più chiaro l’utilizzo dell’una e dell’altra carta, e che il cambio di terminologia non influisca negativamente sull’utilizzo di questi utilissimi sistemi di pagamento.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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