Il vischio è un piccolo arbusto sempreverde i cui rametti, carichi di bacche bianche o gialle, vengono utilizzati per creare decorazioni nel periodo delle feste natalizie. Nella notte di Capodanno il vischio non manca in nessuna casa: pianta portafortuna sotto cui è d’obbligo scambiarsi baci di buon auspicio.
Come mai ci si bacia sotto al vischio?
Come la tradizione dell’albero di Natale, anche questa ha origini pagane: i Druidi lo consideravano una pianta sacra, che poteva guarire ogni malattia; anche per i Celti era una pianta consacrata, perché erano convinti che nascesse in cielo e crescesse nei luoghi colpiti dai fulmini (questi, infatti, colpivano spesso le querce ricoperte di vischio) e quindi era visto come un collegamento diretto con il cielo.
Fino al Medioevo, per i cristiani fu simbolo di maledizione: una leggenda narrava che, quando Gesù Cristo fu condannato sulla Croce, tutte le piante appassirono, ma non il vischio, motivo per cui fu condannato a essere una pianta parassita.
La leggenda precristiana legata al vischio vede come protagonista dea Freya, protettrice degli innamorati. Freya aveva due figli Balder e Loki. Il primo buono e molto amato, il secondo invidioso e temuto. Per gelosia Loki decise di uccidere suo fratello. Freya per cercare di proteggere il figlio amorevole, chiese aiuto agli agenti naturali: Aria, Terra, Acqua, Fuoco, piante e animali.
Si dimenticò però di chiedere aiuto al vischio, pianta particolare che non vive né sotto né sopra la terra. Loki ne approfittò utilizzandolo per fabbricare un’arma appuntita con cui uccidere il fratello. Tutto il mondo naturale pianse la morte di Balder, compresa Freya le cui lacrime cadendo sul vischio e si trasformarono in bacche bianche. Quelle bacche riportarono magicamente in vita Balder. Da quel giorno Freya baciò tutti coloro che passavano sotto la pianta di vischio come segno di ringraziamento, promettendo pace e amore.
È per questo che baciarsi sotto il vischio divenne un’usanza di fine anno. Il gesto di Freya simboleggia amore che sconfigge la morte.
Buon anno a tutti e… date tanti baci!