Nessuna alternativa tra il mercato libero e quello tutelato
Durante il 2024 è stata disposta la fine del “Mercato Protetto o Tutelato dell’energia”, riferito alla luce e al gas.
Infatti, come ha riportato anche la stampa, dal 1° gennaio per il gas, e dal 1° aprile per la elettricità, il cittadino potrebbe essere costretto ad operare una scelta; se non lo farà non succederà nulla alle sue forniture di gas ed elettricità, ma potrebbe essere penalizzato sui costi.
Sembra, però, che un cittadino su quattro non conosca la differenza tra i due mercati, pertanto è necessario qualche chiarimento che potrà essere di aiuto per fare una scelta consapevole.
Partiamo dalla considerazione di base che l’utente desidera l’energia elettrica o il gas in maniera costante, di buona qualità e al miglior prezzo, e che al 25% non è chiaro cosa siano i due mercati, come non è chiaro di quale di essi oggi fa parte, visto che fino a dicembre scorso sono coesistiti entrambi.
Chi, negli anni passati, non è mai passato al mercato libero (già da anni era possibile farlo) è certamente in quello tutelato.
La differenza tra i due è che nel mercato tutelato l’utente aveva la certezza di essere garantito che le tariffe applicate fossero controllate dalla pubblica autorità, costituita dall’ “Arera – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente”, organismo indipendente che ha la funzione di favorire lo sviluppo dei mercati concorrenziali, istituita il 14 novembre 1995; concorrenza sta a significare competizione con altri per rendere servizio migliore a minor prezzo, e in un mercato libero come il nostro è (dovrebbe essere) la migliore garanzia per i consumatori.
Il mercato libero, invece, al quale già da anni i consumatori avrebbero potuto aderire, ha la specificità che non c’è controllo da parte di nessun organismo pubblico sulle tariffe applicate, le quali variano da un fornitore ad un altro, e il controllo è affidato solamente all’utente, il quale deve seguire con adeguata attenzione il mercato ed ha la possibilità di cambiare fornitore a suo piacimento.
Indubbiamente per gli utenti del mercato libero sembra più difficoltoso gestirsi, ma vengono continuamente (a volte con petulanza) compulsati dai vari fornitori, i principali dei quali sono Enel Energia, Eni Luce e Gas, Edison, Iren Luce Gas e Servizi, Bluenergy, Illumia, Heracomm, A2A Energia, E.ON, Optima, Acea, Iberdrola, Sorgenia, Estra, Enercom; ma vi è in ogni comune una miriade di fornitori locali che acquistano energia dai grandi fornitori e la rivendono.
La differenza, quindi, è che nel mercato tutelato l’utente era garantito dalla organizzazione pubblica, chi è in quello libero deve fare da sé.
Venendo a cessare il Mercato Garantito o Tutelato, vediamo lo scenario che si prospetta.
Se alla scadenza del Mercato Tutelato l’utente non sceglierà un gestore del Mercato Libero, non correrà il rischio di rimanere senza servizio di luce e gas.
È stato previsto un piano di accompagnamento attraverso l’assegnazione di un fornitore provvisorio per sei mesi con un Sistema a Tutele Graduali.
Trascorsi i sei mesi senza aver selezionato ancora un gestore l’utente verrà spostato automaticamente sul fornitore che ha vinto la gara nella zona di competenza.
L’utente, comunque, non ha vincoli contrattuali e ogni momento puoi decidere di trasferirsi a un fornitore diverso.
Il cambio di fornitore è gratuito ed estremamente semplice.
Un chiarimento conclusivo è forse opportuno.
Nessuno può illudersi che il passaggio da un fornitore ad un altro anche nel mercato libero ridurrà notevolmente il totale della bolletta.
Esaminando una di esse l’utente si renderà conto che contiene tante voci di spesa, delle quali la meno gravosa può riguardare il consumo di energia.
È su questa voce che interviene la concorrenza, le altre non verranno ridotte.
Quindi, per essere ancora più chiari, se su una fattura di 150,00 euro totali, la componente energia è di 50,0 euro, in conseguenza del cambio di fornitore potrà ridursi di pochi euro.
Qualcuno chiederà: ma allora a cosa serve tutto questo?
Semplice, entrare nella logica e nel meccanismo del libero mercato, per essere consumatori più responsabili e consapevoli.