Si avvicina il periodo estivo e quindi il tempo delle vacanze, che buona parte della popolazione si accinge a programmare.
In prevalenza si privilegiano le vacanze in luoghi marini, c’è anche chi al mare preferisce la montagna, ma il discorso non cambia in quanto ci sono quelli che propendono per le vacanze senza stress lavorativo, e in questo caso scelgono l’albergo o il villaggio turistico, che costringono comunque a fare vita di comunità.
E c’è, invece, chi preferisce la tranquillità della propria famiglia e opta per il fitto di un appartamento in maniera da potersi gestire autonomamente.
Per questo motivo è ancora fiorente il mercato delle locazioni brevi, da una settimana a un mese, e ci si affida o a intermediari privati a ad agenzie.
Prevalentemente per la ricerca dell’abitazione privata si utilizzano le festività pasquali, ma quest’anno, per l’incertezza delle condizioni meteo (ancora oggi non stabili), tanti hanno preferito attendere che esse si stabilizzassero, come sembra stia avvenendo.
Quindi stanno riprendendo i contatti per la ricerca dell’appartamento da utilizzare nei prossimi mesi; in verità molti preferiscono anche i mesi di giugno e di settembre, non solo per motivi economici ma anche perché le località sono meno affollate e consentono un maggiore riposo.
In ogni caso l’utilizzo di un appartamento privato per fitto breve comporta comunque la sottoscrizione di un contratto tra il vacanziere e il proprietario dell’immobile, che, specialmente in questi periodi è fortemente raccomandata in quanto i controlli da parte dei Comuni per colpire eventuali evasori sono sempre più stringenti e capillari.
Insomma se non si vuole avere noie e avvelenarsi la vacanza, meglio sottostare a questo obbligo, che è anche segno di civiltà.
A tal proposito vediamo cosa prevede la legge.
L’affitto breve è un contratto di locazione temporanea di un immobile privato, per un periodo non superiore a 30 giorni: senza obbligo di registrazione, permette di risparmiare sulle tasse, offrendo la propria casa ai turisti.
In questo articolo spieghiamo come funzionano gli affitti brevi, gli adempimenti previsti ed i vantaggi fiscali che tali contratti comportano.
Come funzionano gli affitti brevi
La normativa sugli affitti brevi riguarda la locazione di immobili ad uso abitativo, esclusi i locali commerciali, per periodi inferiori ai 30 giorni. Gli affitti possono includere anche contratti per servizi integrativi come fornitura e cambio di biancheria, pulizia dei locali, utilizzo delle utenze telefoniche e Internet.
Applicando la tassazione agevolata prevista dalla cedolare secca al 21% sulla rendita derivante dall’affitto breve, è possibile abbattere i costi della prima o seconda casa mettendola in affitto per brevi periodi.
Si tratta infatti di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e di tutte le addizionali ordinariamente previste.
Secondo le più recenti disposizioni, introdotte con la Legge di Bilancio 2021, la cedolare secca sugli affitti brevi è applicabile solo se l’attività riguarda al massimo quattro immobili, superati i quali si sconfina nell’attività imprenditoriale a tutti gli effetti.
La normativa sugli affitti brevi si estende ai contratti siglati per il tramite di portali online di intermediazione, a cui in genere i proprietari si rivolgono quando propongono in via temporanea il proprio appartamento come casa vacanze (oppure offrono una singola stanza).
I requisiti per mettere casa in affitto breve
Quali caratteristiche deve possedere un appartamento per poter essere offerto ai turisti con contratto di affitto breve?
E’ presto detto:
- si deve trattare di un immobile residenziale ad uso abitativo;
- deve possedere il certificato di agibilità per tutti gli ambienti;
- deve essere accatastato nelle categorie comprese tra A1 e A11 a esclusione di quella A10 (uffici);
- deve essere conforme ai regolamenti regionali in materia (soffitti da 2.70 metri, superficie minima di 28 mq per una persona e 38 mq per due persone, camera da letto separata dalla zona soggiorno, ambienti forniti di finestre);
- deve rispettare le norme in materia di salute e sicurezza degli inquilini.
Il contratto tipo per affitto breve
Il contratto che stipula la locazione temporanea entro i 30 giorni deve seguire delle linee guida standard:
- individuazione delle parti;
- identificazione dell’immobile;
- elenco dei servizi offerti;
- regole di check-in, pagamento e check-out;
- possibilità di prevedere una cauzione;
- regole in caso di ritardato check-out;
- regole della casa (orari, fumo, animali domestici).
Obblighi e adempimenti per affitti brevi
Qualunque compenso di intermediazione tra proprietario e inquilino transitorio o agenzia è sottoposto a ritenuta d’acconto del 21%.
I proprietari che affittano casa dovranno esporre la rendita percepita in dichiarazione dei redditi.
Il locatore può scegliere tra imposta ordinaria IRPEF in sede di presentazione del 730 o Modello Redditi, oppure versamento con cedolare secca al 21% sul totale della rendita.
Il proprietario di un immobile che ospita inquilini tramite contratto di locazione breve è obbligato a riscuotere la tassa di soggiorno, nei Comuni che la prevedono, provvedendo poi a versarla all’ente, rilasciando quietanza di pagamento al suo ospite.
Il proprietario non ha invece l’obbligo di aprire partita IVA finché si resta sotto i quattro appartamenti affittati.
Buone vacanze.