scritto da Nino Maiorino - 22 Aprile 2023 07:00

Abbattere l’orsa Jj4?

Distraiamoci con mamma orsa assassina

Sono giorni che dibattiamo un problema che non avrebbe proprio dovuto essere affrontato, vale a dire il “delitto” commesso da una mamma orsa la quale, sebbene se ne stesse per i fatti suoi, in un bosco di alta montagna nel trentino, peraltro recintato e con numerosi cartelli che indicavano il pericolo di animali feroci, è stato “invaso” senza cautele da un “runner” che se ne andava in alta montagna ad allenarsi.

“Runner” -termine certamente abborrito dalla nostra Premier Giorgia Meloni la quale, unitamente a tanti suoi collaboratori, vorrebbe non solo la salvaguardia della “pura” razza italica, ma pure del linguaggio- è una parola anglosassone che in italiano è tradotta in “corridore”, o “corridora” se riferita a una donna, vale a dire una persona che va a correre, per allenamento sportivo o solo per diletto.

Un po’ come fa Luisa Ranieri, la moglie di Luca Zingaretti, in arte “Il commissario Montalbano” la quale, nella serie di Lolita Lobosco, Vice questore a Bari, per mantenersi in forma, quotidianamente fa la sua corsa, coda dei capelli ondeggiante, ma, buon per lei, sul lungomare della città, così almeno non corre alcun rischio; a meno che, per le condizioni meteo che progressivamente degenerano, non giunga nel golfo barese qualche squalo che, attratto dalle bellezze delle baresi (lasciamo stare che la Ranieri è napoletana), si spinge fino al lungomare per fare una succulenta “conquista” culinaria.

Il buon senso insegna, o dovrebbe insegnare, che la corsa si può anche fare in montagna, bassa o alta, ma è sconsigliabile farla dove ci sono bestie feroci con i loro cuccioli, che, anche per istinto materno, se vedono che una persona si avvicina, quanto meno l’assalgono senza farsi eccessivi scrupoli.

E se poi quella persona ci lascia le penne, dispiace per lei, ma da ciò non si può arrivare a mettere sotto accusa l’orsa, e magari deciderne l’abbattimento: il tutto sa tanto di vendetta che, pure se messa in atto, certamente non restituirà ai familiari in lutto il “corridore”, che tacciare di imprudenza è poco.

Ovviamente il primo impatto emotivo per la massa è stato: orsa assassina, va abbattuta, come dire che va giustiziata.

E si muove la macchina organizzativa per la cattura dell’assassina, e riesce anche a farlo, e ora la povera orsa à segregata in una gabbia in attesa che la giustizia umana ne decida la sorte.

La logica avrebbe voluto che, se fosse stato tempestivamente valutata la eccessiva presenza di orsi o altri animali feroci, si fosse aperta la caccia agli stessi, abilitando i cacciatori a fare battute per ridurne il numero a quanto consentito.

Ma giacché noi non siamo un paese serio, e nella maggior parte dei casi i nostri governanti, a tutti i livelli, provengono dalla scuola di formazione denominata U. C. A. S., le cose sono a questo punto: orsa in gabbia, condanna già pronunciata, Magistratura mobilitata, eccetera.

A proposito: U.C.A.S. sta per Ufficio Complicazione Affari Semplici!

Ovviamente, e non poteva essere diversamente, la popolazione si è scatenata anche sui social, e si è divisa tra chi vuole la morte di mamma orsa, e chi assolutamente si oppone: un sondaggio web ha calcolato che l’80% vuole che l’orsa sia salva, e solo il 20% l’ha già condannata a morte.

La questione è a un punto di stallo, e staremo a vedere come finirà, noi speriamo a tarallucci e vino con la salvezza della vita di mamma orsa, che al massimo condanneremmo ad essere segregata in uno zoo, magari accompagnata dai suoi orsetti.

Ma giacché, e ci scusiamo per la ripetizione, noi siamo un paese tutt’altro che serio, e anche un popolo strano e stravagante, e, pure se il nostro paese è la culla del diritto, talvolta (spesso) quel “diritto” è solo una astratta teoria, temiamo che la cosa andrà per le lunghe, e probabilmente tra qualche anno staremo ancora a parlare del Runner e di mamma orsa.

Ma, se diversamente la cosa si dovesse mettere male per l’animale, ci auguriamo che almeno nell’aldilà il Runner incontri nuovamente mamma orsa la quale, anche a nostro nome, potrà apostrofarlo “ … ma proprio lì dovevi andare a correre?”.

Probabilmente mamma orsa aggredirà nuovamente il runner, ma non potrà fargli più male di quello già fatto, perché nell’aldilà, tutti sono puro spirito, compresi gli orsi.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.