Distraiamoci con mamma orsa assassina
Sono giorni che dibattiamo un problema che non avrebbe proprio dovuto essere affrontato, vale a dire il “delitto” commesso da una mamma orsa la quale, sebbene se ne stesse per i fatti suoi, in un bosco di alta montagna nel trentino, peraltro recintato e con numerosi cartelli che indicavano il pericolo di animali feroci, è stato “invaso” senza cautele da un “runner” che se ne andava in alta montagna ad allenarsi.
“Runner” -termine certamente abborrito dalla nostra Premier Giorgia Meloni la quale, unitamente a tanti suoi collaboratori, vorrebbe non solo la salvaguardia della “pura” razza italica, ma pure del linguaggio- è una parola anglosassone che in italiano è tradotta in “corridore”, o “corridora” se riferita a una donna, vale a dire una persona che va a correre, per allenamento sportivo o solo per diletto.
Un po’ come fa Luisa Ranieri, la moglie di Luca Zingaretti, in arte “Il commissario Montalbano” la quale, nella serie di Lolita Lobosco, Vice questore a Bari, per mantenersi in forma, quotidianamente fa la sua corsa, coda dei capelli ondeggiante, ma, buon per lei, sul lungomare della città, così almeno non corre alcun rischio; a meno che, per le condizioni meteo che progressivamente degenerano, non giunga nel golfo barese qualche squalo che, attratto dalle bellezze delle baresi (lasciamo stare che la Ranieri è napoletana), si spinge fino al lungomare per fare una succulenta “conquista” culinaria.
Il buon senso insegna, o dovrebbe insegnare, che la corsa si può anche fare in montagna, bassa o alta, ma è sconsigliabile farla dove ci sono bestie feroci con i loro cuccioli, che, anche per istinto materno, se vedono che una persona si avvicina, quanto meno l’assalgono senza farsi eccessivi scrupoli.
E se poi quella persona ci lascia le penne, dispiace per lei, ma da ciò non si può arrivare a mettere sotto accusa l’orsa, e magari deciderne l’abbattimento: il tutto sa tanto di vendetta che, pure se messa in atto, certamente non restituirà ai familiari in lutto il “corridore”, che tacciare di imprudenza è poco.
Ovviamente il primo impatto emotivo per la massa è stato: orsa assassina, va abbattuta, come dire che va giustiziata.
E si muove la macchina organizzativa per la cattura dell’assassina, e riesce anche a farlo, e ora la povera orsa à segregata in una gabbia in attesa che la giustizia umana ne decida la sorte.
La logica avrebbe voluto che, se fosse stato tempestivamente valutata la eccessiva presenza di orsi o altri animali feroci, si fosse aperta la caccia agli stessi, abilitando i cacciatori a fare battute per ridurne il numero a quanto consentito.
Ma giacché noi non siamo un paese serio, e nella maggior parte dei casi i nostri governanti, a tutti i livelli, provengono dalla scuola di formazione denominata U. C. A. S., le cose sono a questo punto: orsa in gabbia, condanna già pronunciata, Magistratura mobilitata, eccetera.
A proposito: U.C.A.S. sta per Ufficio Complicazione Affari Semplici!
Ovviamente, e non poteva essere diversamente, la popolazione si è scatenata anche sui social, e si è divisa tra chi vuole la morte di mamma orsa, e chi assolutamente si oppone: un sondaggio web ha calcolato che l’80% vuole che l’orsa sia salva, e solo il 20% l’ha già condannata a morte.
La questione è a un punto di stallo, e staremo a vedere come finirà, noi speriamo a tarallucci e vino con la salvezza della vita di mamma orsa, che al massimo condanneremmo ad essere segregata in uno zoo, magari accompagnata dai suoi orsetti.
Ma giacché, e ci scusiamo per la ripetizione, noi siamo un paese tutt’altro che serio, e anche un popolo strano e stravagante, e, pure se il nostro paese è la culla del diritto, talvolta (spesso) quel “diritto” è solo una astratta teoria, temiamo che la cosa andrà per le lunghe, e probabilmente tra qualche anno staremo ancora a parlare del Runner e di mamma orsa.
Ma, se diversamente la cosa si dovesse mettere male per l’animale, ci auguriamo che almeno nell’aldilà il Runner incontri nuovamente mamma orsa la quale, anche a nostro nome, potrà apostrofarlo “ … ma proprio lì dovevi andare a correre?”.
Probabilmente mamma orsa aggredirà nuovamente il runner, ma non potrà fargli più male di quello già fatto, perché nell’aldilà, tutti sono puro spirito, compresi gli orsi.