Il 7 maggio 1921 la stilista francese Coco Chanel scelse tra 24 campioni che le furono presentati dal profumiere dello zar, esule in Francia, Ernest Beaux, un tipo particolare di profumo “che odora di donna perché una donna deve odorare di donna e non di rosa”. “Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, voglio un profumo elaborato”, sentenziò la famosa stilista.
La fragranza (quinta della serie) diventerà nota come Chanel Nº 5. Quando infatti le fu chiesto che nome intendesse dare alla fragranza, Chanel rispose: “Lancerò la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno e lascerò dunque che questo numero gli porti fortuna”.
Sin dalla sua nascita, non è stato mai solamente un profumo, ma è diventato da subito un’icona che ha accresciuto la sua fama con il trascorrere del tempo. La bottiglietta che contiene il profumo è stata disegnata da Gabrielle Chanel in persona. Il flacone è in stile Art Decò dalle linee semplici, il tappo della bottiglia, dal taglio che ricorda quello di un diamante, è stato ispirato a Place Vendôme di Parigi. Il profumo contiene più di 80 ingredienti, tra cui la rosa di maggio, colta a mano nelle ore del mattino per circa venti giorni, per esser poi lavorata entro un’ora dalla raccolta. E ancora ylang ylang delle isole Comore e gelsomino di Grasse.
Quando il profumo venne lanciato, Coco Chanel, anziché fare un party di inaugurazione fastoso e pieno di nomi importanti nel jet-set dell’epoca, si limitò ad andare in un ristorante sulla Riviera assieme ad un gruppo di amici e al profumiere Ernest Beaux. Attorno al tavolo spruzzò Chanel n° 5. I passanti e le persone che erano vicino a loro iniziarono a domandare che cosa fosse quel profumo e in brevissimo tempo il nome della fragranza fu sulla bocca di tutti, divenendo un’icona di stile senza tempo.
Era nato un mito.