Maltempo, inverno con il 16% di pioggia in più rispetto alla media
Tra pioggia, gelo e neve è caduta in questo inverno in Italia il 16% di acqua in più rispetto alla media storica con un decisa inversione di tendenza rispetto al deficit idrico fatto registrare nelle stagioni precedenti.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’arrivo dell’ultima coda dell’inverno sulla base dei dati Isac- Cnr dopo un 2017 che con oltre 1/4 in meno di precipitazioni (-27%) si è classificato come l’anno più asciutto dall’inizio delle rilevazioni nel 1800. Se l’aumento delle precipitazioni invernali non è bastato a riempire gli invasi soprattutto al sud dove è ancora presente il rischio siccità, molto pesante è invece la conta dei danni provocati dal maltempo che nelle campagne ha distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e soprattutto gli ulivi, con perdite che potrebbero raggiungere i 300 milioni di euro su decine di migliaia di imprese agricole.
“Il gelo invernale – spiega la Coldiretti – ha spaccato la corteccia, bruciato le gemme e spogliato dalle foglie almeno 25 milioni di piante di ulivo dalla Puglia all’ Abruzzo sino al Lazio dove le perdite in alcuni casi raggiungono il 60% della produzione e la situazione è particolarmente drammatica nella Sabina, con la richiesta del proclamazione dello stato di calamità naturale”.
“Non solo è andato perduto il raccolto di olive dell’anno ma in molti casi – sottolinea la Coldiretti – sarà necessario sostituire le piante e ci vorranno anni prima che si torni a produrre. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo”.
“Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma – conclude la Coldiretti – anche gelate e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola”. (fonte Coldiretti)