scritto da Redazione Ulisseonline - 24 Dicembre 2019 08:21

Maltempo, in Campania danni incalcolabili per l’agricoltura

Campi allagati, serre divelte, terreni franati, frutteti abbattuti sono gli effetti provocati dall’ultima ondata di maltempo che ha colpito pesantemente le campagne con danni incalcolabili. E’ quanto emerge dal monitoraggio sugli effetti del maltempo effettuato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia un situazione particolarmente difficile in Campania.

“Nell’Alto Casertano – sottolinea la  Coldiretti – una vasta area agricola tra Pietravairano e Pietramelara è sott’acqua, compromettendo i foraggi destinati agli allevamenti.

Nel Basso Casertano, tra Cancello Arnone e Villa Literno, ancora una volta sono esondati i Regi Lagni allagando i campi e le strade per lunghi tratti.

“Drammatica – continua la Coldiretti – la situazione in provincia di Salerno dove è completamente allagato l’agro sarnese nocerino, compromettendo campi e serre per effetto del vento forte; sono esondati anche il fiume Picentino e il fiume Asa”.

“Il Sele è pericolosamente ingrossato e si teme per l’ulteriore carico di acqua in arrivo, mentre sono già esondate tutte le aree golenali. Danni – precisa la Coldiretti – anche in costiera amalfitana, con frane di costoni tra Cetara, Vietri e Maiori, che hanno coinvolto anche i limoneti”.

Il fiume Lambro è uscito dagli argini e ha invaso i terreni nella zona di Palinuro, allagando in pieno un agriturismo. Nel beneventano, mentre tra le province di Avellino e Benevento, è il fiume Isclero ad aver allagato i campi.

La Coldiretti  impegnata raccogliere segnalazioni, offrire sostegno e valutare i danni, al momento incalcolabili.  Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi di un autunno pazzo in cui si sono registrati in media quasi 4 nubifragi al giorno lungo la Penisola fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine, con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e centinaia di milioni di danni nelle campagne secondo  l’elaborazione di Coldiretti su dati ESWD in relazione alla nuova allerta meteo di fine autunno che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare temperature bollenti, superiori di 1, 39 gradi la media stagionale, il quarto autunno più caldo dal 1800 secondo isac cnr.

“L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

“Una situazione che preoccupa sempre più gli italiani con 3 su 4 (75%) spaventati dai cambiamenti climatici secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’”. (fonte COldiretti)

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