L’Istat stima una discesa del 2,2% in valore e del 3,1% in volume rispetto a giugno, mentre su base annua la diminuzione è del 7,2% in valore e del 10,2% in volume. In flessione è soprattutto l’acquisto di beni non alimentari.
“Il calo delle vendite al dettaglio – commenta l’Istituto di statistica – è determinato soprattutto dal comparto non alimentare, in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici”. Su base mensile sono in calo sia le vendite dei beni non alimentari (-3,2% in valore e -4,8% in volume), sia quelle dei beni alimentari (-1,0% in valore e -0,8% in volume).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti, ad eccezione di Utensileria per la casa e ferramenta (+3,2%). Le flessioni più marcate si evidenziano per Abbigliamento, e pellicceria (-27,9%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-17,3%).
Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 7% mentre il commercio elettronico è in crescita (+11,6%). (fonte Confcommercio)