Nel 2018 si sono verificati fino ad ora 132 incendi che hanno distrutto 12.281 ettari di bosco con un calo del 90% rispetto allo scorso anno quando le superfici percorso dal fuoco hanno raggiunto livelli record favoriti anche da una drammatica siccità.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al vasto incendio sul monte Serra, nel Pisano che spinto dal vento ha distrutto decine di ettari di bosco e minacciato le abitazioni, sulla base dei dati Effis. Al forte ridimensionamento degli incendi ha contribuito quest’anno una estate molto piovosa in cui è caduto il 56% di precipitazioni in più rispetto alla media storica, secondo Isac Cnr.
“A preoccupare – continua la Coldiretti – è però l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.
“Per ricostituire i boschi andati in fiamme – continua la Coldiretti – ci vorranno almeno 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli agricoltori che invece spesso, a causa della insostenibilità economica e sociale, sono costretti a lasciare la montagna ed i boschi”. (fonte Coldiretti)