Osservatorio Congiunturale Trasporti: praticamente fermi gli spostamenti in nave e aereo (-73%). Soffre anche il trasporto merci: cala di un quarto il traffico su gomma (-25,8%).
Uno dei settori più colpiti in assoluto dalla pandemia è stato quello dei trasporti, sia per i passeggeri che per le merci.
Secondo l’Osservatorio Congiunturale Trasporti, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con Conftrasporto, gli effetti delle restrizioni alla mobilità e alle attività produttive nel 2020 hanno comportato riduzioni delle attività di trasporto di proporzioni inimmaginabili.
L’Indicatore Trasporti Confcommercio (ITC) registra, infatti, un crollo della mobilità dei passeggeri di quasi il 50%, con cadute del traffico che vanno dal 32,2% per la mobilità autostradale, al 41,7% per quella ferroviaria per arrivare a circa il 73% per il trasporto aereo e quello via mare. Più contenute, ma pur sempre eccezionali, le variazioni negative relative al trasporto merci che, nel 2020, hanno registrato complessivamente un calo del 18,7%, con punte per il trasporto su gomma (-25,8%) e per quello aereo (-23,6%).
Dall’analisi emerge, dunque, una doppia immagine del trasporto: quella che, durante la crisi pandemica, ha sostenuto le filiere della manifattura esportatrice e dell’agroalimentare, quest’ultima necessaria alla sopravvivenza della cittadinanza. Un ruolo che oggi, e ancor di più nel futuro prossimo, vedrà un sempre maggiore impegno per supportare la distribuzione sanitaria.
La seconda immagine, che si sovrappone alla prima, è invece quella che, tra blocco dei licenziamenti, cassa integrazione estesa e promesse di ristori, vede un contestuale congelamento del sistema economico, del mercato del lavoro e dei conti delle imprese. Con il rischio che non tutte le imprese resisteranno e non tutti i lavoratori continueranno a fare parte del sistema dei trasporti, almeno finchè le perdite di attività del 2020 non saranno ristorate completamente. (fonte Confcommercio)