Volano le esportazioni dell’alimentare nazionale che fanno registrare un balzo del 13,3% che per dimensione del settore e tasso di crescita traina l’intero Made in Italy.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio estero dell’Istat ad aprile rispetto allo scorso anno.
“Si tratta in realtà – sottolinea la Coldiretti – del consolidamento del successo dell’alimentare nazionale nel mondo che nei primi quattro mesi dell’anno fa registrare un aumento record dell’8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
“A spingere la domanda estera dell’alimentare nazionale è – precisa la Coldiretti – il boom fatto registrare per le esportazioni in Usa dove si registra un aumento del 16,6% nonostante il clima di incertezza legato ai dazi minacciati dal presidente Trump contro una serie di prodotti europei”.
“Buoni risultati ad aprile – continua la Coldiretti – anche in Europa con aumenti del 13,7% in Germania e del 7,4% in Francia mentre rallenta l’andamento in Gran Bretagna con un +2,9% sotto la pressione della Brexit. Tra i mercati emergenti si segnala un incoraggiante +9,4% per gli alimentari Made in Italy in Cina”.
“Un andamento che evidenzia – sottolinea Coldiretti – la capacità del settore agroalimentare tricolore di intercettare la nuova domanda globale di alta qualità e tipicità nell’alimentare ma anche di interpretare l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale”.
Lo dimostra il fatto che, secondo uno studio Censis per Coldiretti e Filiera Italia, dalla crisi del 2008 ad oggi le esportazioni agroalimentari sono salite da 23,6 miliardi a 41,8 miliardi di euro, con un aumento record del 47,8% (contro il +16,5% del totale dell’economia). (fonte Coldiretti)