Coldiretti: con il caldo volano i consumi di frutta, è record del decennio
“Sono evidenti anche in Italia – sottolinea la Coldiretti– gli effetti del surriscaldamento dopo che il 2017 si era classificato al sesto posto tra gli anni più caldi con un consumo di 8,5 miliardi di chili di frutta e verdura”.
“Una decisa inversione di tendenza – precisa la Coldiretti – dopo che il consumo in Italia era sceso addirittura sotto il limite di 400 grammi a testa al giorno consigliato dal Organizzazione mondiale della Sanita (Oms). A influenzare l’andamento degli acquisti sono certamente i cambiamenti climatici rilevati anche in Italia dove nella classifica degli anni interi più caldi dal 1800 ci sono nell’ordine il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001, poi il 1994, il 2009, il 2011 e il 2000”.
“L’andamento positivo dei consumi è spinto però anche – sostiene la Coldiretti – dalle preferenze alimentari dei giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici”.
Con gli stili di vita più salutistici si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli. Un vero boom per smoothies, frullati e centrifugati a casa, al bar e in spiaggia per frutta e verdura che sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
“Ad essere apprezzato – spiega la Coldiretti – è anche il contributo che possono dare nel garantire una tintarella con il consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore scuro alla pelle, come carote, radicchi e albicocche, insalate, cicoria, lattughe, meloni, pesche, pomodori, cocomeri ciliegie”.
La ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto porta l’88% degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura Made in Italy secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,6%).
Sotto accusa sono invece le importazioni incontrollate dall`estero favorite dagli accordi commerciali agevolati stipulati dall’Unione Europea come il caso delle condizioni favorevoli che sono state concesse al Marocco per pomodoro da mensa, arance, clementine, fragole, cetrioli e zucchine o all`Egitto per fragole, uva da tavola, finocchi e carciofi.
“Accordi – continua la Coldiretti – fortemente contestati perché nei paesi di origine è spesso permesso l`uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa, ma anche perché le coltivazioni sono realizzate in condizioni di sfruttamento”.
Verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, preferire le produzioni locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati e nei punti vendita specializzati anche della grande distribuzione dove è più facile individuare l’origine e la genuinità dei prodotti sono alcuni consigli della Coldiretti per gli acquisti di frutta e verdura di qualità. (fonte Coldiretti)