scritto da Nino Maiorino - 21 Agosto 2022 12:11

Cava de’ Tirreni… Caro Servalli, ex Sindaco mio, ora pure la pubblica illuminazione…

foto Gabriele Durante

… e ora ci si mette pure la pubblica illuminazione!

Mi sto convincendo, giorno dopo giorno, che io sia un poco sfortunato, visto che appena mi accingo a continuare il dialogo con te, giacché è rimasto sospeso il discorso del risanamento del bilancio, che tanto cruccia i nostri concittadini e pure noi cronisti, tutti in crisi per il fardello che tu e principalmente tutti noi portiamo sulle spalle, accade un nuovo accidente che rimanda l’argomento.

Un argomento grazie al quale tutti noi, prima di scrivere, dobbiamo giocoforza prenderci il tempo per riflettere bene quello che andiamo a scrivere, prima per il rispetto dovuto alla verità e, di conseguenza, ai nostri lettori, e poi a te e all’istituzione che, magari non tanto brillantemente, tu rappresenti.

E se apprendiamo dal nostro Direttore, il tranquillissimo Pasquale Petrillo, che ogni volta che si accinge a scrivere di quell’argomento, deve fare una seduta di training-autogeno, come egli stesso ha scritto nel suo articolo del 14 agosto scorso dal titolo “Perché abusare della pazienza dei cittadini cavesi?”clicca qui per leggere è tutto dire.

Ora solo il problema del contratto di manutenzione elettrica pluridecennale ci mancava!

Ma mi chiedo: cos’altro deve accadere in questa città perché divenga una comunità normale?

Quali e quanti altri scandali debbono emergere dai vari tappeti, armadi, scrivanie, eccetera, per rientrare in una gestione amministrativa decorosa, che tutti auspichiamo e penso anche tu?

Quante altre alluvioni -ma non quelle dalle quali quotidianamente ci preserva il Buon Dio- dobbiamo sorbirci prima di illuderci di vivere in una comunità immune da infiltrazioni di vari tipi?

Ma vuoi vedere che, nel mentre noi cavesi, e pure io oriundo, ci siamo illusi per decenni di abitare in una città svizzera esente dalle brutture che avvinghiano tante città, in tutto il paese, ma specialmente, purtroppo, nelle regioni meridionali, alla fine scopriamo che anche a Cava esistono innominabili infiltrazioni e non tutte di natura delinquenziale, ma anche di natura affaristica?

Ed è veramente sorprendente che a denunciare il contratto pluridecennale per la manutenzione elettrica degli impianti cittadini sia stato il consigliere Barbuti, il quale fra l’altro sostiene la tua amministrazione, e che l’abbia fatto in maniera tanto plateale nell’ultimo Consiglio, citando fatti, circostanze, forzature e intrecci labirintici che hanno lasciato tutti di stucco.

Ma cosa ha detto il consigliere Barbuti nella sua dura requisitoria durante il Consiglio comunale del 12 agosto scorso, che ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale per ripianare il buco di 59 milioni del bilancio comunale e ha riconosciuto altri 12.milioni di euro di debiti fuori bilancio?

Il consigliere Barbuti asserisce che sono stati sottratti al Comune milioni di euro, con un meccanismo perverso che ha prodotto e continua a produrre ricchezza ad altri e ha creato effetti distruttivi e sconvolgenti per i conti del Comune.

Il gruppo, secondo Barbuti, opera ed agisce senza controllo alcuno, non vi è verificata la congruità dei prezzi, non vi è verifica dei materiali impiegati, né di tante altre cose.

“Questo gruppo di potere economico ha sottratto, dal 2004 ad oggi, 30 milioni e 600 mila euro, sostiene Barbuti. Altro che accordo transattivo, va mandato via, per il Comune rappresenterebbe una boccata di ossigeno per i prossimi quasi sette anni che ancora dovremmo essere legati ad esso …”.

Antonio Barbuti ricostruisce la vicenda in un intervento di 45 minuti durante il quale cita dati e numeri per dimostrare che al Comune di Cava de’ Tirreni vi è un sistema di potere a danno delle casse comunali e dei cittadini metelliani.

E giacché a farlo non è un consigliere della opposizione ma uno che sostiene la tua amministrazione, c’è molto da riflettere su questa vicenda.

E se l’avvocato Barbuti ha dichiarato pubblicamente di essere pronto a riferire il tutto alla Magistratura, la vicenda assume aspetti sconvolgenti.

Non voglio ripetere tutto quello che è stato scritto in altro articolo clicca qui per leggere, ma non puoi non riconoscere che è una denuncia gravissima.

Io sto seriamente pensando che, come nel tuo primo quinquennio amministrativo abbia avuto la fortuna, per favorevoli coincidenze e scadenze, di portare a conclusione tante vicende che hanno dato lustro a te ed alla città (una per tutte l’agognata apertura del trincerone-sottovia), in questo tuo successivo quinquennio andrai a pagare, per colpe magari non tutte tue, tante cambiali firmate a cuor leggero da tuoi predecessori, e che oggi gravano sulle casse comunali già disastrate, e chi sa con quale peso.

E’ chiaro che non c’è una tua diretta responsabilità, piuttosto c’è da parte di chi solo ora lo ha, coraggiosamente è da ammettere, denunciato, ma ancora più grave (se quanto denunciato risulterà in tutto o in parte vero), è che Dirigenti del Comune, lautamente retribuiti anche per vigilare sui conti che alla fine gravano sulle nostre tasche, non abbiano mai preso l’iniziativa di farti presente situazioni, come quella di cui sto parlando, che danneggiano l’intera comunità.

Delle due, l’una: o sapevano e non hanno parlato, oppure non sapevano.

Nel primo caso o sono inetti o collusi.

Nel secondo caso c’è solo da dire che sono incapaci.

E magari sono anche stati premiati con i famosi “premi di produttività”!

Nell’uno e nell’altro caso, a mio avviso, vanno licenziati o quanto meno spostati; a volte l’alternanza è traumatica, ma salutare, specialmente per una Azienda e ancor di più per un Ente pubblico.

Quando, in una qualsiasi organizzazione, pure in un condominio, subentra un nuovo gestore, una delle prime cose che è obbligato a fare è di studiare i vari “dossier”, specialmente quelli più onerosi; e se non lo fa è personalmente responsabile di mancato controllo.

Ma come può essere credibile un Dirigente che appone il suo nulla-osta per il pagamento di fatture e non ha mai avuto l’iniziativa, o la curiosità, di vedere il sottostante contratto?

Fra l’altro in un Comune, oltre ai Dirigenti, vi è anche una struttura autonoma di controllo, la quale fa capo a professionisti esterni che dovrebbero agire in piena autonomia: nemmeno a qualcuno di essi sono balzati agli occhi pagamenti di tale entità senza che chiedessero “documenti giustificativi”?

Come vedi caro Sindaco, sono tante le risposte che dovrai dare, ed è augurabile che, oltre ad esse, vengano assunti anche provvedimenti conseguenti.

Lo devi alla città, lo devi al personale fedele, lo devi anche alla tua residua credibilità e, alla fine, pure a noi cronisti che cerchiamo di fare nel migliore dei modi il nostro mestiere.

Ti dò appuntamento al prossimo incontro virtuale con la speranza di poter parlare, finalmente, del piano di risanamento, a meno che non accada qualche altra cosa grave!

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.