Aumentano reddito delle famiglie e consumi, ma cala il potere d’acquisto
I dati Istat indicano che nel terzo trimestre del 2018 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3% e il potere d’acquisto è sceso dello 0,1%.
I dati Istat indicano che nel terzo trimestre del 2018 salgono il reddito delle famiglie e i consumi mentre cala il potere d’acquisto. In termini nominali, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all’8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
A fronte di una variazione dello 0,3% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La quota dei profitti sul valore aggiunto delle società non finanziarie, pari al 41,4%, e’ diminuita di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 22,2%, e’ aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Nel terzo trimestre 2018 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -1,7% (-1,8% nello stesso trimestre del 2017). Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2018 le A.P. hanno registrato un indebitamento netto pari a -1,9% del Pil, in miglioramento rispetto al -2,6% del corrispondente periodo del 2017. Nei primi nove mesi del 2018, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati positivi, risultando pari, rispettivamente, all’1,8% (1,2% nello stesso periodo del 2017) e allo 0,9% (1,0% nel corrispondente periodo del 2017).
Nel terzo trimestre il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil del 2%, a fronte dell’1,6% nel terzo trimestre del 2017. Nel terzo trimestre del 2018, tra luglio e settembre, la pressione fiscale è stata pari al 40,4% del Pil, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (fonte Confcommercio)