Ancora proteste questa mattina davanti al Comune di Cava de’ Tirreni. Commercianti e ristoratori metelliani si sono ritrovati davanti a Palazzo di Città per manifestare il proprio dissenso e il forte malcontento per le disposizioni prese dal Governo Conte con l’ultimo DPCM per contrastare il diffondersi del contagio da coronavirus.
Già nelle serate passate la piccola imprenditoria cavese si era riunita in piazza Abbro, esponendo striscioni e lanciando un appello affinchè la politica aiuti a superare le gravi difficoltà che stanno attraversando le attività commerciali cittadine. Raduni silenziosi e pacifici nel rispetto delle contingenze che si vanno a sommare agli altri che si sono sollevati spontaneamente in diverse zone del territorio campano.
Anche nella vicina Salerno ieri sera, ancora una volta, i commercianti hanno manifestato per protestare contro il coprifuoco e il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Nella notte un piccolo gruppo di facinorosi ha provato a raggiungere il quartiere del Carmine dove vive De Luca, facendo esplodere petardi e rovesciando cassonetti, ma è stato disperso dalle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa.
Tornando a Cava, Luigi Petrone, l’ex frate che è a capo del gruppo politico “La Fratellanza”, ha chiesto nei giorni scorsi all’Amministrazione comunale l’esenzione al pagamento della Tari e Tosap e la concessione di un contributo straordinario per l’emergenza a sostegno del canone di locazione delle attività commerciali in fitto.
Stamattina il sindaco Vincenzo Servalli è sceso dal suo ufficio ed ha dialogato con in commercianti e i ristoratori che erano riuniti sotto l’edificio comunale. Servalli ha garantito che farà il possibile affinché, di concerto con gli altri Comuni, possano arrivare al più presto aiuti concreti, misure di sostegno economico alle attività. Il Sindaco ha parlato di varie riunioni con le organizzazioni di categoria ed ha assicurato che saranno messi a conoscenza delle decisioni prese.
Intanto domani è prevista un’altra manifestazione di protesta dove è attesa una partecipazione in massa dei commercianti, stanchi, si legge nel proclama, di vedere disattese le promesse fatte dal Governo e di pagare per le scelte scellerate di Governo, Regione e Comune.
L’appuntamento è quindi per domani. martedì 27 ottobre, alle ore 18,30, davanti alla Stazione Ferroviaria.