Cava, Luigi Petrone: “Il Comune fa cassa con gli immobili abusivi”
“Prima di entrare nel merito della discussione si premette che siamo per il rispetto della LEGGE e contro qualsiasi ABUSIVISMO”.
Così principia il comunicato stampa divulgato da Luigi Petrone, candidato sindaco a Cava de’ Tirreni con la lista “La Fratellanza” riguardo lo scottante tema dell’abusivismo edilizio in città.
“Non possiamo però ignorare che il programma comunale, voluto dall’Amministrazione uscente prevede con la delibera n. 33 che l’immobile abusivo, una volta acquisito a patrimonio comunale, può essere assegnato a colui che lo detiene a semplice domanda”.
“Il fitto viene determinato secondo la dimensione dell’immobile e il reddito personale del detentore – continua a spiegare Luigi Petrone- A questo punto bisogna segnalare che gli ex proprietari, di questi immobili, avendo presentato istanze di condono ai sensi della 326/03 e avendo pagato gli oneri dovuti al comune, possono chiedere la restituzione
delle somme versate, a suo tempo, nelle casse comunali”.
“In considerazione di ciò – chiede Petrone – al Comune come si stanno regolando? Il Comune stipula i contratti di fitto determinandone il costo del canone e poi, in secondo momento, chiedono all’affittuario (gli ex proprietari dell’immobile espropriato) gli ultimi 5 anni fitto arretrato. Così facendo, scalano poi queste somme da quelle che devono restituire all’ex proprietario per i condoni”.
“Quindi – sentenzia con tono tranciante Petrone – con la scusa di non abbattere gli immobili il Comune fa cassa”. E aggiunge: “Tutto ciò è completamente illegittimo dal punto di vista amministrativo:
Primo – perché su questi immobili edificati senza permesso, occorre ottenere il parere ”Paesaggistico” per perfezionare l’acquisizione al patrimonio comunale per poi ridestinarli ad uso sociale.
Secondo – una volta negato il condono, occorre rifare le ordinanze ai sensi del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 cosa che a tutt’oggi non è stata fatta.
Tutto ciò non blocca però i procedimento della Procura che, nel contempo, dispone comunque l’abbattimento degli immobili. Infatti, l’Amministrazione Servalli non è riuscita a a fermare le ruspe nelle aree soggette a vincolo paesaggistico e per le prime case di necessità.
Tutte queste procedure palesemente illegittime sono state messe in atto dall’attuale Amministrazione comunale determinando reati di abuso d’ufficio”.
“Ne vedremo delle belle…. – infine afferma in maniera sibillina Luigi Petrone – Vediamo se anche questo ha bisogno di verifiche al Comune”.
In conclusione, il tema dell’abusivismo edilizio, una piaga nella nostra città, torna grazie a fra Gigino prepotentemente in campo nella politica cittadina, in particolare in questa già fin troppa inedita campagna elettorale.