La vacanza “cult” dell’estate 2020 è in agriturismo dove è possibile trascorrere le giornate in sicurezza nelle campagne tra verde ed enogastronomia senza rischiare gli affollamenti.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’Italia è leader mondiale nel turismo rurale con 24mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola.
“Gli agriturismi – sottolinea la Coldiretti – spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.
Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio o sulle balle di fieno nell’aia o ha organizzato cene romantiche tra i vigneti tra le diverse proposte per l’estate 2020 segnata dall’emergenza coronavirus che spinge verso il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città.
“Gli agriturismi in Italia con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola possono dunque contribuire – sottolinea la Coldiretti – evitare il pericoloso rischio di affollamenti nelle località turistiche più battute”.
“A far scegliere l’agriturismo nell’estate del covid è certamente – precisa la Coldiretti – l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti”.
“Se la cucina è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre più diffusi programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano – continua la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici”.
“Molte aziende agrituristiche quindi – continua la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica”.
“La tendenza quest’anno è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il posto giusto il consiglio – sottolinea la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile”.
Dopo aver raggiunto lo scorso anno la cifra record di oltre 14 milioni di pernottamenti il comparto agrituristico italiano fa i conti con un pesante calo delle presenze e del fatturato per la prima volta nella sua storia in Italia dove è stato regolamentato a livello statale nel 1985.
“A pesare sono soprattutto il lockdown durante la primavera particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna e l’assenza di turisti stranieri che – evidenzia Coldiretti – rappresentano il 59% dei pernottamenti complessivi”.
“La speranza adesso è la ripresa estiva della domanda interna, fra soggiorni, eventi e cerimonie, insieme al ritorno degli ospiti europei a partire dai tedeschi che sono la comunità di turisti stranieri più numerosa insieme a olandesi, francesi”.
“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento” conclude Diego Scaramuzza presidente di Terranostra nel precisare che “in quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari ”.
“L’Italia è l’unico Paese al mondo che può contare – conclude la Coldiretti – sul primato dell’agricoltura più green d’Europa con 303 prodotti ad indicazione geografica riconosciuti a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica spesso direttamente collegate al sistema agrituristico”. (fonte Coldiretti)