Il premier Conte insiste: “Giù l’IVA sui pagamenti elettronici”
In Aula alla Camera il premier ha riproposto l’idea di “dare una scossa ai consumi attraverso uno sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica”. Imu scontata per chi paga con domiciliazione bancaria.
Mossa anti-evasione dell’Imu, con la possibilità dei sindaci di introdurre un ‘premio’ a chi paga con l’addebito sul conto corrente. La novità arriva tra le modifiche al decreto Rilancio, votate mentre Giuseppe Conte, in Aula alla Camera, insiste sull’idea di proporre un nuovo strumento per la lotta al contante, cioè un calo dell’Iva per i pagamenti cashless, con carte e bancomat.
Non ci sono decisioni prese, ribadisce il premier al question time, né “discrasie” sul tema con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ma “l’ipotesi su cui si può ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica”.
Un progetto simile era già stato abbozzato con l’ultima legge di Bilancio e sarebbe dovuto scattare da luglio, con i pagamenti tracciabili in determinati settori che, con l’anno nuovo avrebbero dovuto valere quello che era stato ribattezzato ‘bonus Befana’.
Le risorse stanziate però – 3 miliardi per il 2021 – sono state ‘dirottate’ sul decreto Rilancio, per le coperture delle misure che hanno effetti anche sul prossimo anno. Ora quindi si tratterebbe di intervenire sempre in questa direzione, con una misura temporanea – sulla falsariga di quanto fatto dalla Germania – e mirata che, secondo alcuni, potrebbe valere altrettanto, circa 3 miliardi, e potrebbe trovare posto nella ‘manovrina’ in preparazione per metà luglio, dopo che sarà avanzata la nuova richiesta di scostamento dagli obiettivi di deficit. L’opposizione attacca. La capogruppo di Fi alla Camera, Mariastella Gelmini afferma:”sul taglio dell’Iva solo annunci, così Conte deprime i consumi”.
Intanto, la commissione Bilancio prosegue, a rilento, l’esame della maxi-manovra da 55 miliardi e servirà più tempo, almeno un giorno in più, per chiudere il testo per l’Aula. Tra le proposte di modifica accolte anche alcune delle opposizioni, come quella a firma di Maurizio Lupi che proroga fino alla fine dell’anno la validità dei documenti di riconoscimento, dalle patenti alle carte d’identità, scadute o in scadenza dal 31 gennaio in poi. Per l’espatrio, però, vale la scadenza originaria dei documenti, quindi chi dovesse essere in partenza per mete oltreconfine dovrebbe comunque prima rinnovare la carta d’identità.
Trova invece l’ostilità dei sindacati un’altra proroga, quella della validità dei documenti unici di regolarità contributiva (Durc) fino a fine ottobre. Gli accordi con il governo, dicono, erano altri, la validità doveva fermarsi al 15 giugno per quelli scaduti durante il lockdown e ora arriva invece “un colpo di spugna sui diritti dei lavoratori e un regalo per caporali e imprese scorrette”
Dalla prossima scadenza di dicembre, invece, i contribuenti ‘virtuosi’ potrebbero trovare la sorpresa di uno sconto sull’Imu, grazie alla possibilità data ai Comuni con “propria delibera” di optare per un taglio fino al 20% dell’importo, a patto che si paghi con la domiciliazione bancaria, ovvero l’addebito con Rid direttamente sul conto corrente. il “premio a chi paga” – si intitola così l’emendamento leghista approvato -può valere anche per le altre entrate tributarie comunali, come la tassa sui rifiuti.
In attesa di votare le modifiche all’ecobonus, che dovrebbe essere esteso alle seconde case – comprese le villette a schiera ma escluse dimore di pregio, ville e castelli – la commissione Bilancio ha intanto approvato un altro aiuto le famiglie che avevano i figli (under 16) iscritti alle scuole di musica e hanno dovuto interrompere le lezioni nell’emergenza: a chi ha Isee sotto i 30mila euro arriverà un bonus di 200 euro una tantum.
In arrivo anche 4 milioni in più per le imprese in difficoltà per il Covid e vittime del racket e 3 milioni per combattere la violenza sulle donne. Attenzione anche ai disabili: per chi vuole fare sport amatoriale arriva un apposito fondo del Servizio sanitario nazionale per le protesi, alimentato con 5 milioni. (fonte Confcommercio)