scritto da Pasquale Petrillo - 14 Febbraio 2020 12:16

Forza Italia va con Murolo?… “Sì, però aspetta!”

foto Gaetano Gallo

Nel leggere il comunicato stampa di Forza Italia sull’appoggio alla candidatura a sindaco di Marcello Murolo mi è venuta in mente, in modo spontaneo ed immediato, una gag dei Sadici Piangenti, un duo cabarettistico partenopeo che riscosse molto successo nella seconda metà degli anni settanta del secolo scorso.

La storiella comica in questione, se non ricordo male si chiamava il Cornicione, raccontava di un disoccupato napoletano, il quale minacciava di buttarsi giù dal cornicione di un palazzo dov’era salito, se non avesse avuto il tanto agognato posto di lavoro. E quando da sotto l’altro interprete della scenetta lo invitata a buttarsi, il disoccupato, che non aveva alcuna intenzione di lasciarsi nel vuoto, gli rispondeva “Sì, però aspetta!”.

Per farla breve, quel che il disoccupato della gag minacciava e affermava, non era affatto quello che pensava o intendeva porre in atto.

L’ultimo comunicato degli azzurri cavesi rientra, a mio sommesso avviso, di diritto e a pieno titolo proprio nella categoria dei “Sì, però aspetta!”.

Per dirla con parole semplici e chiare, ma si può esprimere una posizione politica, in questo caso l’appoggio ad una candidato sindaco, peraltro una persona perbene ed uno stimato professionista qual è Marcello Murolo, chiosando che si tratta di “un gradimento che non preclude altre soluzioni”?

Siamo ancora a questo? C’è ancora tempo per procrastinare una decisione che ormai diventa per il centrodestra sempre più urgente, necessaria ed ineludibile? Cosa si aspetta ancora? Perché e in cosa consiste questa riserva mentale e politica espressa così chiaramente da Forza Italia?

Possiamo immaginare, ma non conosciamo quali siano le vere ragioni di questo traccheggiare. Di certo, però, Marcello Murolo merita più rispetto: se appoggio ci deve essere, gli va dato in modo incondizionato. Allo stesso modo, se c’è qualcosa che non convince della sua candidatura, con onestà intellettuale sarebbe auspicabile dirlo con chiarezza.

E sorge spontanea un’altra domanda: Forza Italia intravede altre soluzioni, in pratica, altri possibili candidati? Può essere, ma se così fosse, quand’è che ci si decide a tirarli fuori questi altri nomi?

La verità è che per come sono andate le cose è assai improbabile tirar fuori dal cilindro altre candidature che siano, nel complesso, migliori e se si preferisce più convincenti oltre che disponibili alla prossima tenzone elettorale di quello di Murolo. Il motivo? Se ci fosse un altro possibile candidato il nome sarebbe stato messo sul tavolo da qualcuno e da un bel po’, invece niente di tutto questo. In ogni caso, se per davvero si intravede un’altra soluzione, cosa si aspetta a tirarla fuori?

Forse ci sbaglieremo, ma l’impressione è che la dirigenza cavese di Forza Italia, al di là delle apparenze, ha in effetti bocciato la candidatura di Murolo nel momento in cui chiude il proprio comunicato affermando che  “il direttivo per la decisione finale delega e si affida al Coordinamento Provinciale… al fine di trovare la soluzione più idonea, che non sia legata ai personalismi ma alla effettiva capacità di trovare il consenso necessario per essere vincenti in questa tornata elettorale”.

Tradotto, sembra che i forzisti cavesi dicano: quella di Murolo è una candidatura legata ad un personalismo, ma anche che non sia tale da riscuotere i necessari consensi e, quindi, risultare vincente.

Noi così leggiamo. Poi ci sta che forse sbagliamo noi a leggere. O forse non si sono espressi al meglio i forzisti cavesi. Tuttavia, fossimo in Marcello Murolo -pur nella consapevolezza di quanto la nostra lingua ed il suo utilizzo possa a volte risultare equivoca come lo è la politica, soprattutto in questi ultimi anni- chiederemmo spiegazioni se non proprio conto e ragione di un simile comunicato.

Sì, perché tra ricevere un secco no o essere presi per i fondelli, noi preferiremmo un no deciso.

Insomma, con i “Sì, però aspetta!” non si va da nessuna parte, di sicuro non è il modo migliore per costruire una alleanza politica e una vittoria elettorale.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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