Cava, raccolta di firme contro il cordolo su Corso Principe Amedeo
E’ partita una petizione contro il nuovo cordolo spartitraffico su Corso Principe Amedeo.
Dopo la recente installazione del cordolo i cittadini della zona hanno promosso una raccolta firme per chiedere il dietrofront e il ripristino della carreggiata allo stato precedente.
Come si ricorderà il dosso è stato installato – in via sperimentale – per impedire l’attraversamento della carreggiata da parte degli automobilisti che, purtroppo avviene nonostante il divieto, mettendo a rischio di incidenti gli autoveicoli provenienti dal senso di marcia opposto, ma anche per impedire di parcheggiare lungo l’arteria, in qualche caso anche in doppia fila.
Tuttavia, il provvedimento in teoria migliorativo, all’atto pratico ha incontrato non poca ostilità, soprattutto dai residenti e ancor più dagli esercizi commerciali della zona interessata, i quali contestano, come si legge nella petizione, che “il cordolo ha ristretto le due corsie di marcia al punto da non consentire la circolazione di qualsiasi mezzo di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine; che ciò rappresenta un serio pericolo per la sicurezza e incolumità di coloro che necessitano dell’intervento in tempi rapidi dei mezzi di soccorso; che tale cordolo, unitamente alla presenza in piazza De Marinis di una grande rotatoria, determina ingorghi su Corso Principe Amedeo, soprattutto negli orari di punta, con problematiche di viabilità ed emissione di gas nocivi”.
In ragione di ciò, si legge ancora nella petizione, i cittadini sottoscriventi chiedono “l’eliminazione del cordolo con paletti, o, al massimo, la collocazione di uno spartitraffico sulla carreggiata che consenta ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine di attraversarlo e consentire gli interventi di urgenza in tempi rapidi”.