E’ morta la cagnolina di 6 mesi che ieri sera è stata investita da un’auto in via Arti e Mestieri.
A raccontarlo è la padrona, la signora Gemma Di Maio. Erano da poco passate le 17 e stava camminando con Trilly – così si chiamava la cagnolina- al guinzaglio per via Arti e Mestieri, la zona industriale della città a ridosso della frazione di Santa Lucia.
“Scendevo dopo aver fatto il giro per Santa Lucia – racconta la signora Di Maio- poi la strada si è ristretta all’altezza dei lavori in corso ormai da tempo per costruire un marciapiedi. La mia Trilly s è spaventata alla vista del cordone di plastica arancione che si rigonfiava a causa del vento che spirava del vento e si è lanciata verso strada”.
“Io cercavo di farla venire verso il ciglio tirando il guinzaglio – ha continuato a raccontare la signora Di Maio – ma Trilly è riuscita a liberarsi dal laccio ed è scappata in mezzo alla strada”.
Il caso ha voluto che proprio in quel momento sopraggiungesse un’auto che l’ha investita passandole sopra con la ruota anteriore destra. Secondo il racconto della signora l’automobile ha rallentato, evitando di passare sul corpicino della cagnolina anche con le ruote anteriori. A quel punto Trilly è scappata sull’altro lato della strada e si è nascosta sotto il guard rail .
“Ho cercato di prenderla, ma mi ha morso – prosegue nella sua esposizione la padrona – poi mi sono inginocchiata e l’ho pregata di venire da me. Si è avvicinata piangendo dal dolore. L’ho presa in braccio e l’ho baciata chiedendole scusa tante volte per quello che era accaduto. Mi sono alzata e ho preso a camminare, nella speranza di arrivare in tempo al canile. Ho visto una macchina ferma sul lato destro della strada con lo sportello del guidatore aperto. Poi ha chiuso ed è andata via”.
Giunta al canile mediante un passaggio, la donna ha appreso che non c’era il medico. In una corsa contro il tempo si è recata ad una clinica a Nocera Superiore, dove è stata soccorsa e curata subito.
“Per fortuna sono riuscita a stare accanto alla mia cucciola prima che si spegnesse. Per noi era un raggio di sole, ha rapito il nostro cuore da quando l’abbiamo trovata. Il conducente dell’auto non si è minimamente accorto di me e del cane. Con molta probabilità correva o era distratto al cellulare. Né è venuto a prestare soccorso”.