Cava, centrodestra in confusione non decide sull’appoggio a Murolo
Il centrodestra continua ad annaspare alla ricerca di una soluzione in vista delle prossime comunali, ma le idee, quantunque poche e di scarsa qualità, sono fin troppo confuse.
E’ di pochi giorni fa l’incontro interpartitico tra le delegazioni del centrodestra cavese, a quanto pare chiesto dalla Lega per addivenire alla decisione di un appoggio unitario dell’intero centrodestra metelliano al civico-leghista Marcello Murolo.
La riunione, per quello che si sa, è risultata del tutto interlocutoria. Insomma, si sono lasciati con l’impegno di rivedersi, nulla di più. In pratica, un nulla di fatto e l’ennesimo rinvio. La verità, non detta ufficialmente, è che Forza Italia e Fratelli di Cava non hanno assolutamente in corpo la voglia di appoggiare Murolo, anzi, la sua candidatura risulta indigesta ed è mal vista ed osteggiata.
Nel frattempo, però, gli azzurri e gli esponenti del partito della Meloni non riescono a trovare un candidato alternativo. Senza contare che è del tutto tramontata la candidatura di Giovanni Baldi, il quale pensa a S. Lucia, non la frazione dove abita, ma alla sede della Regione Campania. Insomma, aspira a ritornare a fare il consigliere regionale. E’ tramontata anche la candidatura di Fabio Siani, il quale ha ribadito che non intende correre alla carica di primo cittadino in ragione sia delle difficoltà politiche sia per non gettare alle ortiche lo studio professionale. Impossibile dargli torto.
Resta, tuttavia, la candidatura di Clelia Ferrara, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, una giovane donna molto volitiva e determinata, che almeno rispetto a tanti uomini mostra di avere il coraggio e gli attributi. Quello stesso coraggio e quegli stessi attributi che bisogna riconoscere a Marcello Murolo, che senza fare calcoli di convenienza si è comunque lanciato in una impresa ad armi del tutto impari.
Forza Italia, per quel che si è capito, si è baloccata per alcune settimane nel tentativo di trovare un candidato forte elettoralmente e di spessore politico-culturale espressione della società civile, ma a quanto sembra senza risultati. D’altra parte, il fascino attrattivo che esercitava un tempo Forza Italia, ormai è un ricordo lontano e sbiadito, e non solo nella nostra città.
In conclusione, il centrodestra metelliano è nel più classico cul-de-sac. In altri termini, si fa sempre più realistica l’ipotesi che a sciogliere il nodo gordiano del candidato a sindaco saranno i livelli provinciali dei partiti del centrodestra. Insomma, a Cava il candidato unitario sarà imposto da Salerno e, se non cambia l’attuale panorama, la scelta quasi di sicuro cadrà su Marcello Murolo, che avrà l’ingrato compito di dover mettere insieme, in poco tempo e con incerti risultati, i cocci di una politica improvvida, dissennata e miope dell’attuale dirigenza del centrodestra metelliano.
A questo punto, una domanda sorge spontanea, ma perché il centrodestra cavese si ostina in un atteggiamento così rinunciatario, attendista ed autolesionistico, e non si adopera invece per decidere a Cava. In pratica, perché rassegnarsi per incapacità politica a subire dall’esterno una decisione presa da altri e altrove?
Considerazione finale. I più anziani ricorderanno gli ultimi anni della prima repubblica, quando con disprezzo, forse anche eccessivo e strumentale, si parlava di una politica affollata da nani e ballerine. Il centrodestra cavese di oggi, che riesce ad essere politicamente di una tonalità ancora più bianca del pallido, corre il serio pericolo di far rimpiangere e non poco anche quella stagione di… nani e ballerine!