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03 Gennaio 2020 18:28
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Cava, chiusa per cinque giorni la Mediateca Marte dopo i fatti di Capodanno
La calca davanti ai cancelli della Mediateca nella serata di San Silvestro
Doveva essere un Capodanno mozzafiato quello organizzato alla Mediateca per il veglione del 31 dicembre, tre piani con tre Dancefloor diverse e tre generi musicali diversi per accontentare i gusti di una variegata clientela. Ma l’epilogo è stato molto amaro e, ad oggi, i gestori della struttura ubicata nel cuore del centro storico cavese hanno visto avviare la procedura di revoca della concessione dall’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni.
Una nota dell’Ufficio Stampa del Palazzo di Città spiega la decisione: “In relazione agli eventi della notte di Capodanno svoltisi in Mediateca Marte, in dispregio della diffida notificata dalla Polizia Municipale il giorno 30.12.2019, l’Amministrazione comunale ha disposto l’avvio del procedimento di revoca della concessione agli attuali gestori, nonché la chiusura immediata delle attività per giorni cinque“.
La grave decisione è stata presa all’indomani dei fatti che si sono verificati presso la Mediateca durante la notte di San Silvestro. Una scandalosa gestione della struttura nella serata in questione ha fatto sì che per ore quasi duemila persone fossero accalcate nell’area antistante la Mediateca in attesa di entrare nel locale, generando un vero e proprio muro umano e mettendo a repentaglio la vita delle persone. Un episodio di una gravità inaudita che poteva provocare una tragedia come quella avvenuta lo scorso anno a Corinaldo.
Se, come si legge nella nota, l’Amministrazione era a conoscenza di una ipotetica situazione di pericolo, perchè non ha disposto con i propri uffici preposti un controllo affichè la diffida fosse recepita? Perchè non ha disposto gli opportuni e doverosi controlli? Non basta diffidare, occorre anche vigilare, soprattutto quando è in discussoone la sicurezza dei cittadini. Da questo punto di vista l’attuale Amministrazione comunale, soprattutto rispetto al tema della sicurezza, sembra risultare ancora una volta inadeguata e poco previdente.