Sanzione esemplare del Giudice Sportivo per la società calabra.
5 mila euro di multa al Catanzaro. E’ questa la sanzione che il Giudice Sportivo, il notaio Pasquale Marino, ha comminato alla società per i cori razzisti dei propri tifosi al giocatore della Cavese Massimo Goh durante la partita che si è disputata domenica allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia finita sul 2-2.
Il Giudice sportivo ha adottato la seguente deliberazione: “Sanzione disciplinare di € 5.000,00 al CATANZARO perché uno sparuto gruppo di propri sostenitori (valutabile in 4/5 unità) in campo avverso, rivolgeva ad un calciatore di colore della squadra avversaria, che rientrava negli spogliatoi al termine della gara, espressioni di discriminazione razziale”.
Il calciatore in questione è l’attaccante Massimo Goh, nato a Torino ma di origini ivoriane, e domenica al termine della gara è stato vittima, come lui stesso ha raccontato su Instagram, di beceri cori a sfondo razzista.
Tanti i commenti di solidarietà da parte di tifosi, simpatizzanti e semplici cittadini cavesi sotto al suo post.
Per i cori razzisti e discriminatori dei “tifosi” sono responsabili le società e le sanzioni prevedono perfino la sconfitta a tavolino. Ma i fatti accaduti debbono essere ritenuti gravi. Devono essere puniti soprattutto i responsabili materiali dei fatti, senza alcuna indulgenza. E, se le società veramente vogliono farlo, possono, adottando tutte le misure necessarie per identificare i responsabili e isolarli. E lo spauracchio delle sanzioni potrebbe essere la soluzione giusta per sconfiggere finalmente questa piaga del calcio.