scritto da Carolina Milite - 27 Ottobre 2019 11:34

27 ottobre 1962, un mistero irrisolto: muore Enrico Mattei, fondatore dell’Eni

Il 27 ottobre 1962, di ritorno da un viaggio in Sicilia muore Enrico Mattei, presidente dell’ Eni.

Stava tornando a Milano da Catania, quando l’aereo a bordo del quale si trovata precipitò nelle campagne di Bascapè, in provincia di Pavia. Insieme a lui morirono tutti gli occupanti del velivolo: il pilota Irnerio Bertuzzi e lo statunitense William McHale, giornalista della testata Time–Life, incaricato di scrivere un articolo su Mattei. Secondo alcuni testimoni, il principale dei quali era il contadino Mario Ronchi (che in seguito ritrattò la sua testimonianza), l’aereo sarebbe esploso in volo.

Il caso fu immediatamente archiviato come incidente dovuto alle avverse condizioni meteo, ma sull’episodio subito aleggiò lo spettro delle “sette sorelle” (Exxon, Mobil, Texaco, Standard oil of California (Socal), Gulf oil, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British petroleum), i colossi petroliferi americani e anglo-sassoni che dominavano l’industria petrolifera mondiale, la cui egemonia Mattei osò sfidare.

Enrico Mattei aveva fondato nel 1953, l’Eni, originariamente acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, un’azienda multinazionale creata dallo Stato italiano come ente pubblico e di cui lo stesso Mattei fu presidente fino alla sua morte. Sotto la sua presidenza l’Eni inaugurò uno stagione di grande sviluppo, negoziando rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l’Unione Sovietica per l’appetitoso metano russo. Il suo intento era quello di sottrarsi ai monopoli esistenti. Se il suo progetto fosse riuscito gli equilibri mondiali si sarebbero profondamente modificati e l’Italia avrebbe realizzato un modello di sviluppo economico-industriale capace di funzionare come catalizzatore dei paesi in via di sviluppo.

I nemici aumentarono fino al punto che il comunista italiano Luigi Longo gli passò un’informativa dei servizi segreti sovietici nella quale si sosteneva un imminente attentato alla sua persona.

Sono passati 54 anni dalla morte di Enrico Mattei e l’Italia, sempre più dipendente per il proprio fabbisogno energetico, ancora non conosce la verità sulla morte di questo straordinario imprenditore. Fu la mafia su incarico delle “sette sorelle” a piazzare le bombe sull’aereo di Mattei come sostengono alcuni pentiti di mafia nostrani? O fu direttamente la CIA a organizzare quell’attentato?
Nel 1994 la Procura di Pavia ha riaperto il caso, e l’inchiesta ha stabilito che l’aereo su cui viaggiava Mattei fu sabotato.
Un delitto maturato nelle alte sfere dello Stato, i cui mandanti non andavano ricercati all’esterno, tra le “sette sorelle” del petrolio con cui il presidente dell’Eni era ormai in procinto di scendere a compromesso, ma all’interno: nei potentati della DC e negli apparati dello Stato più esposti nella lotta internazionale contro il comunismo, i quali vedevano in Mattei – nella sua straordinaria capacità di manovrare il parlamento e i partiti e di condizionare la politica estera – un nemico da abbattere.

Con Mattei finì, in Italia, l’idea di una politica energetica autonoma e di uno sviluppo industriale non dipendente dagli Stati Uniti. La sorte avversa di questa personalità di grande preveggenza, insieme a quella di Felice Ippolito e Roberto Olivetti, finì per determinare uno sviluppo dell’economia italiana qualitativamente diverso da quello che avrebbe potuto essere.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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