FISCO & IMPRESA Legge di bilancio 2019, manca poco
Entro domani martedì 15 ottobre il Ministro dell’Economia dovrà depositare in Parlamento la bozza della prossima legge di bilancio. Dai piani alti del Mef, ogni giorno spuntano indiscrezioni, più o meno attendibili, che ci preannunciano quali saranno le modifiche che troveremo nel testo di legge.
Dalle ultime notizie che filtrano, sembra che sia stata accantonata una misura che sicuramente avrebbe fatto molto discutere, ovvero la compensazione automatica tra debiti e crediti nel modello 730. In pratica, se la misura fosse stata accolta, in sede di erogazione dei rimborsi spettanti nel modello dichiarativo, l’Agenzia delle Entrate avrebbe prima verificato se il contribuente non avesse avuto cartelle di pagamento non saldate per importi superiori a 100 euro, e poi avrebbe automaticamente decurtato, dal rimborso spettante, il debito risultante dalle cartelle.
Tra le misure di cui si parla, potrebbe trovare applicazione un’imposta sulle sim card di tipo business che, secondo i calcoli del MEF, dovrebbe garantire un gettito di circa 500 milioni di euro. Altra misura che probabilmente vedrà la luce, sarà l’unificazione di IMU e TASI in un’unica imposta, che dovrebbe attestarsi all’8,6 per mille, salvo poi concedere la facoltà ai comuni di intervenire in misura marginale sulla stessa.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione edilizia, che vengono prorogati di anno in anno, sembra che ci sia l’intenzione di rendere definitiva la misura al 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria e al 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. In tema di agevolazioni fiscali, si preannuncia un rifinanziamento del bonus sud, il credito d’imposta per il mezzogiorno, che ha riscosso un buon successo, garantendo alle imprese un credito da utilizzare in compensazione per gli investimenti strutturali nel Sud Italia.
Il governo giallo-rosso, è noto, ha tra le proprie priorità la lotta al contante. Proprio per questo si sta lavorando ad una serie di misure per incentivare l’uso di carte di credito, quali ad esempio commissioni ridotte e una lotteria degli scontrini.
Infine, grandi manovre riguardano il regime forfettario, che sembra sarà pesantemente modificato: l’ultima indiscrezione parla di rendere incompatibile il regime con eventuali redditi di lavoro dipendente (attualmente fino a 30 mila euro di redditi di lavoro dipendente è possibile adottare il regime forfettario).