Paestum, nel Tempio di Nettuno ultimo appuntamento della Rassegna MAPP MusicArtProjectPæstum
Domani, sabato 7 settembre, alle ore 18:00, nell’area archeologica di Paestum, all’interno del Tempio di Nettuno, ultimo appuntamento del MAPP – MusicArtProjectPæstum 2019, la prima rassegna di eventi organizzata dagli Amici di Paestum insieme al Parco Archeologico, in collaborazione con Ariadimusica, con il sostegno delle Associazioni Richard Wagner di Roma, Milano e Ravello e con la direzione artistica di Claudia Bilotti.
L’evento prevede la presentazione del libro IL MITO E IL SACRO IN RICHARD WAGNER – Sacrificio e redenzione nell’Opera d’arte totale, scritto da Pietro Tessarin ed edito da Zecchini editore.
La musica ci emoziona, cura, aizza, incita e ipnotizza. Perché? È la religione, nata dallo spirito di un sacrificio, compiuto dagli uomini in cerchio attorno alla vittima. Il teatro è un cerchio, che circonda l’attore. Il gesto mima il rito; il testo è una preghiera e la musica la ritma. La musica è una religione. Richard Wagner aveva capito tutto e ancora oggi il suo rito si rinnova. Dall’antico Egitto alla Grecia, per le strade di Roma e più su verso i ghiacci del Nord, l’Occidente ha maturato una consapevole identità di sé, che questo libro tenta di svelare attraverso la lettura dei miti che l’hanno saputa edificare passo dopo passo. Siamo in un laboratorio con un microscopio in grado di osservare i filamenti del nostro DNA.
È stato René Girard a costruirlo per primo a cavallo tra XX e XXI secolo al quale il libro è dedicato assieme a Richard Wagner, che un secolo prima l’aveva messo in musica coi suoi Drammi. L’ultimo capitolo osserva come questo ideale laboratorio continui a mostrarsi valido anche sul palcoscenico del Bol’šoj nel 1940, quando ad Ejzenštejn fu commissionata la regia della Valchiria, secondo capitolo dell’Anello del Nibelungo di Wagner.
Pietro Tessarin, autore del libro, è nato ad Adria il 6 giugno del 1978. Maturità classica, nel 2004 consegue la laurea in Pedagogia all’Università di Bologna con una tesi sull’educazione musicale in Italia. Subito dopo inizia a lavorare all’Area Formazione poi all’ufficio stampa del Teatro La Fenice di Venezia, città che lo ha adottato e nella quale si laureerà una seconda volta nel 2016 in Musicologia e beni musicali. Una passione incrollabile quella per Wagner, che gli arriva diretta dal suo trisavolo Angelo Tessarin, uno dei pochissimi ad essere ammesso alla presenza di Richard Wagner durante i suoi soggiorni veneziani. Così Wagner: «Riuscì a conquistare la mia simpatia un maestro di pianoforte veneziano, certo Tessarin. Era un tipico veneziano di bell’aspetto […] appassionato di musica tedesca, con una buona conoscenza delle ultime composizioni di Liszt ed anche delle mie opere…».
Marcello Nardis è tenore e pianista. Insieme con i diplomi di pianoforte, canto e musica da camera, conseguiti nei Conservatori di Napoli, Roma e Firenze, si è laureato con lode in Lettere classiche, Archeologia cristiana e Pedagogia musicale presso le Università degli studi di Roma, La Sapienza e di Bologna, Alma Mater e si è perfezionato alla SDA Bocconi e all’ Accademia del Teatro alla Scala in Economia e management dello spettacolo.
E’ noto in Italia per la sua frequentazione del repertorio liederistico sia da cantante che da pianista e per la sua versatilità con il Teatro musicale moderno e contemporaneo. Protagonista di prime esecuzioni assolute si è esibito sui principali palcoscenici italiani ed esteri: dal Teatro alla Scala all’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dalla Fenice di Venezia al San Carlo di Napoli, dal Liceu di Barcellona al Mozarteum di Salisburgo, dalla NCPA di Mumbai alla Stadthalle di Bayreuth, dal New National Theatre di Tokyo alla Carnegie Hall di New York. Ha inciso i Lieder di Liszt con Michele Campanella e la Winterresie con Norman Shetler e Paul Badura-Skoda. E’ presidente della Richard Wagner Verband Ravello.