Cava, Murolo attacca Servalli per la cattiva gestione del danaro pubblico e si appella agli elettori
La polemica che in questi giorni ha visto protagonisti da un lato l’avvocato Marcello Murolo, portavoce del movimento civico “Siamo Cavesi”, e dall’altro il sindaco Servalli e il Pd, sembra avviata a conclusione.
Restano intatte, tuttavia, le ragioni delle polemiche di questi giorni.
E a ribadirlo è proprio Murolo quando nel suo ultimo post pubblicato sui social poco fa, argomenta a ragione che “tutto questo girare intorno ai tecnicismi – fedele, più che al diritto, al vecchio adagio attribuito a Giolitti secondo cui le leggi si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici – ha infatti un solo scopo, che è quello di far perdere di vista l’oggetto vero della discussione da me aperta”.
“E, cioè, che questa Amministrazione aumenta le spese del personale e non migliora la qualità dei servizi. In altre parole impiega male i soldi pubblici. Ma anche su questo argomento l’ultima parola non spetta a me… bensì agli elettori”.
E la questione è tutta qui, vale a dire nelle scelte che gli elettori compiranno la prossima primavera bocciando la ricandidatura di Servalli a sindaco oppure rinnovandogli la fiducia.
Di sicuro, però, oltre alle polemiche e alle vicende sulla gestione del Comune metelliano e dell’Ausino, peserà molto come gli sfidanti si presenteranno alle elezioni.
Certo è che il Pd e Servalli in questi ultimi giorni si sono dati da fare per legittimare Marcello Murolo come futuro sfidante nella partita elettorale per la scelta del nuovo sindaco. Chissà se si tratta di un errore o di una precisa volontà? Insomma, è una scelta strategico e avveduta o è solo la frenesia di replicare alle critiche?
Ad ogni modo, toccherà ora al centrodestra completare l’opera, definendo una proposta politica unitaria individuando un unico e condiviso candidato sindaco oppure gettare tutto alle ortiche dividendosi in vista del voto.
Non resta che restare a guardare.