scritto da Carolina Milite - 03 Agosto 2019 11:08

Cava, sui mancati finanziamenti regionali alla cultura è spaccatura nella maggioranza

Quando qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo nel quale si parlava dei finanziamenti regionali per turismo e cultura da cui la città di Cava era stata esclusa, non pensavamo che sul tema si sarebbe sollevato un vespaio di polemiche così intenso e diffuso. Si è prodotto, invece, un dibattito accesso con critiche taglienti sia parte dell’opposizione (come era logico fosse), ma anche con il “fuoco amico” da parte di sostenitori e tifosi dell’attuale Amministrazione comunale.

Da Marcello Murolo di SiAmo Cavesi alla Lega, sino a Cava Civile di Enrico Bastolla, tutta hanno preso atto del pessimo risultato del progetto presentato che non è riuscito a ottenere il finanziamento di 70 mila euro. Ma è stato soprattutto il commento di Gianpio De Rosa – ex consigliere provinciale, assessore alla cultura e vicesindaco con Gravagnuolo, e da qualche tempo membro del Partito Socialista metelliano –  a creare una profonda divergenza d opinioni all’interno della maggioranza di governo cittadino. O meglio, da una parte De Rosa, e dall’altra risposte dure e risentite di membri del PD e simpatizzanti.

“Cava bocciata dalla Regione per il suo progetto turistico/culturale – comincia così il commento in questione che De Rosa ha pubblicato su Facebook –  Su 107 iniziative finanziate, Cava si è piazzata al 145° posto, venendo così esclusa dalla lista dei beneficiari. Ce l’hanno invece fatta San Marzano, Vietri, Tramonti, Nocera Superiore, Cetara, Atrani, Ravello, Maiori, San Severino, San Valentino Torio, Baronissi, e così via. Nell’elenco dei comuni beneficiari si trova di tutto, dalla Festa dello stoccafisso e baccalà norvegese alla Sagra della castagna e del fungo porcino. Non c’è stato spazio invece per la Disfida dei Trombonieri, né per altre manifestazioni metelliane. Porca miseria, ma al di là dei convegni universitari, dei grandi proclami, degli Stati Generali, etc., è mai possibile una simile bocciatura? E di chi sono le responsabilità politiche?”.

Non c’è che dire, una stoccata sferzante, un severo giudizio che agli amministratori cittadini non è andato proprio giù e infatti non sono mancati i commenti a questa riflessione. Un attacco durissimo all’Amministrazione comunale che pure sostiene politicamente. A salvarsi per De Rosa a quanto pare è solo il sindaco Servalli, ma il dubbio che la sua sia un’esclusione di opportunità e strategica più che sincera e di cortesia.

“Da te mi sarei aspettato anche un post per gli 11 milioni di euro per i P.I.C.S. o il 1,4 milioni di euro per il progetto della scuola di Passiano appena finanziato”, è stata la risposta piccata dell’assessore Nunzio Senatore.

“Trattasi di post a scopo elettorale. Fino ad un paio di mesi fa, diverse persone di cui oggi, leggi, in continuazione, post polemici, le avevi anche dimenticate”, ha incalzato con inaspettata ferocia l’Addetto Stampa Annalaura Ferrara, che ha smesso i panni istituzionali, che pure dovrebbe sempre indossare per il ruolo che occupa, per mettersi quelli della tifosa sfegatata.

“Dispiace non essere tra le città premiate, ma ogni occasione è buona per sparlare. Si vede che la campagna elettorale è iniziata con notevole anticipo”, ha invece replicato Aldo Scarlino, che sui social sembra ormai assurto a ruolo di supporter di professione del sindaco Servalli e della sua Amministrazione.

La conversazione virtuale è durata a lungo, con numerosi botta e risposta. Un teatrino gustoso che ha vivacizzato la smorta politica cavese, che da tempo ha adottato il grigio come proprio colore preferito e distintivo.

Alla fine, però, il duello verbale con post sui social tra il socialista De Rosa e i sostenitori dell’Amministrazione Servalli, attraverso stilettate a tradimento e sciabolate a far male, si è trasformato in un incidente politico in maggioranza quando, alla stregua di un colpo di accetta, è arrivato addirittura il comunicato  stampa ufficiale del PD di Cava de’ Tirreni.

“In questi giorni -si legge nella nota pd- stiamo assistendo da parte di coloro che per decenni hanno amministrato la città e hanno la responsabilità dello sfascio cui avevano ridotto Cava de’ Tirreni, ad attacchi sistematici nei confronti dei rappresentanti del Partito Democratico; uomini e donne che si impegnano ogni giorno nell’esclusivo interesse dei cittadini, con grande abnegazione, nell’assoluto rispetto dei principi di onestà, lealtà e di servizio alla città.

Il Partito Democratico è la principale forza politica che sostiene questa Amministrazione e ha operato al suo interno, a differenza degli altri partiti, un rinnovo della classe politica e dirigenziale senza precedenti.  

I “vecchi“ politici sono preoccupati perché sanno che le prossime elezioni sono l’ultima occasione per tornare in gioco, e sanno che l’unica forza che può impedire un ritorno al passato è il Pd.

Sono vergognosi questi attacchi ad personam, privi di fondamento, solo per cercare di ottenere qualche consenso utilizzando il facile populismo di chi sta comodamente alla finestra, mentre ad altri, fortunatamente, è stato dato l’onore e l’onere di amministrare e l’Amministrazione Servalli lo sta facendo ogni giorno con oculatezza, senza sprechi, come farebbe un buon padre di famiglia.

Il resto sono chiacchiere di chi è stato già messo alla prova ed è stato bocciato dai cavesi.

La città sa riconoscere le persone per bene. Il Pd non si lascia intimidire e continua a dare forza all’Amministrazione Servalli che tanto ha fatto, sta facendo è farà per Cava de’ Tirreni e per i cavesi prima di tutti”.  

E’ evidente che il “vecchio politico” cui si riferisce l’entourage del Partito Democratico sia da identificarsi nelle persona di Gianpio De Rosa, annoverato quindi tra quanti “per decenni hanno amministrato la città e hanno la responsabilità dello sfascio cui avevano ridotto Cava de’ Tirreni”.

E’ un po’ troppo, in verità. Forse qualcuno vede in De Rosa un pericoloso concorrente per qualsiasi poltrona, anche quella più ambita, non fosse altro perché l’ex vicesindaco è un politico a tutto tondo oltre che di spessore. Capace, tanto per intenderci, se solo volesse, di fare un solo boccone di parecchi personaggi in cerca di autore dell’attuale maggioranza.

Certo è, in ogni caso, che il Pd metelliano sembra patire uno stato di continua tensione e vivere ormai una sindrome di accerchiamento che lo porta a scagliarsi rabbiosamente contro chiunque manifesti una critica, una divagazione sul tema, che è quello di osannare comunque e a prescindere le meravigliose e mirabolanti conquiste politiche e amministrative di Servalli & C. Insomma, siamo al tentativo abbastanza maldestro e paradossale di instaurare una sorta di culto della personalità in salsa, anzi no, in salsetta locale.

De Rosa, insomma, è reo di aver lavato fuori casa e non in famiglia i panni sporchi. Il ragazzo, diciamo così, è troppo vivace e indisponente, meglio fargli capire con due bastonate chi è il padrone del vapore.

Quel che preoccupa, però, è che se queste sono le premesse, da qui alle prossime comunali della primavera 2020 se ne vedranno delle belle. A destra come a sinistra, c’è il rischio che si arriverà a strapparsi i capelli come nella migliore tradizione popolare delle comari partenopee.

Al di là dei veleni politici all’interno della maggioranza, comunque, sta di fatto che ci sarà una seconda tranche di finanziamenti da parte della Regione Campania, per un ammontare di 3,7 milioni di euro, e quindi un secondo elenco di comuni beneficiari, tra cui comparirà anche Cava de’ Tirreni. Forse non saranno 70 mila euro, ma la cifra del finanziamento sarà comunque cospicua ed interessante.

Del resto, parafrasando il romanzo dello scrittore statunitense James M. Cain, il postino suona sempre due volte. Se poi il postino lo manda il governatore De Luca, allora c’è da stare tranquilli…                                       

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

Una risposta a “Cava, sui mancati finanziamenti regionali alla cultura è spaccatura nella maggioranza”

  1. 03.08.2019 – By Nino Maiorino – La querelle sui finanziamenti per turismo e cultura da parte della Regione Campania che avrebbe escluso Cava sta assumendo aspetti grotteschi e surreali e si fa fatica a raccapezzarsi. Nel primo articolo del 30 luglio dell’attenta cronista era evidenziato che Cava era stata esclusa dall’elenco dei Comuni beneficiari in quanto classificatasi al 145.esimo posto, mentre i finanziamenti erano stati riconosciuti ai primi 105 Comuni. Nessuno, dalla opposizione e dalla maggioranza, sembra abbia obbiettato alcunché, ma il Sindaco Servalli su FB anticipò che era prevista una seconda trance di finanziamenti. E anche a tale notizia maggioranza e opposizione hanno taciuto. Allorquando si è avuta notizia che con la seconda erogazione Cava ha ricevuto 70.mila euro, si è scatenato il putiferio. Maggioranza e opposizione hanno fatto a gara a dare addosso a Servalli e, francamente, si stenta a capire le motivazioni messe in campo. A questo punto è comprensibile che l’opposizione avanzi critiche, seppure tardive, all’amministrazione: fa il suo mestiere. Ma grotteschi e meschini appaiono talune prese di posizione da parte di eminenti rappresentanti della maggioranza che sostiene Servalli, che ha taciuto quando Cava sembrava esclusa, e si sono rinzelati a criticare quando il contributo è stato erogato.
    Allora delle due cose l’una: o erano distratti, assenti e dormienti prima, o hanno iniziato a fare campagna elettorale ora, basandosi però su una fregnaccia.
    Certo che se Servalli non sembra messo tanto bene per la prossima campagna elettorale, c’è chi nel suo schieramento sta molto peggio.

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