Cava, per l’aggressione al dirigente comunale Sorrentino l’ex dipendente Masullo a processo il prossimo febbraio
Il Tribunale di Nocera Inferiore ha disposto la citazione in giudizio di Vincenzo Masullo per l’aggressione al dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni il dott. Francesco Sorrentino, difeso dall’avvocato metelliano Marco Senatore, avvenuta lo scorso 4 giugno a Palazzo di Città.
Masullo, al termine dell’indagine condotta dal pubblico ministero dott. Roberto Lenza, è stato imputato dei reati di cui agli articoli 582 e 61 n. 10 del codice penale per aver colpito a calci e pugni il dirigente Sorrentino, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di un pubblico ufficiale, nonché per il reato di cui all’art. 340 del codice penale “perché … cagionava l’interruzione e comunque turbava la regolarità dell’ufficio pubblico”.
L’udienza dibattimentale è stata fissata per il 17 febbraio 2020 davanti al giudice della Sezione Penale dott.ssa Laura Speranza.
Procede così la vicenda giudiziaria che vede coinvolto il Masullo come aggressore e il dottore Sorrentino come vittima. Ciò è in evidente contrasto, però, con la totale assenza di notizie sullo stato e quindi sull’esito della richiesta di indagine amministrativa interna affidata al Segretario Generale, così come riferito dal sindaco Servalli in Consiglio comunale.
Un silenzio ancora più assordante in considerazione sia del fatto che l’intera vicenda ha attirato l’attenzione della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia di Salerno, che peraltro segue per altri aspetti la vita amministrativa del comune metelliano, ma anche per la circostanza di come è avvenuta l’aggressione del dottore Sorrentino.
Come si ricorderà, infatti, l’ex custode dell’Asilo comunale Vincenzo Masullo durante l’aggressione gridò in preda all’agitazione di aver saputo che era costretto a lasciare l’alloggio di servizio occupato per anni in qualità di custode della struttura comunale solo per colpa del dirigente Sorrentino, reo evidentemente di aver rappresentato a più riprese con comunicazioni interne al Comune la necessità urgente far liberare l’immobile sede dell’Asilo comunale.
Da qui la denuncia fatta dal Sorrentino non solo nei confronti del Masullo, ma anche di altri soggetti, allo stato ignoti, molto probabilmente all’interno della struttura comunale, che potrebbero aver avuto qualche responsabilità per quanto accaduto, nel senso che il Masullo potrebbe essere stato indotto a compiere un gesto così grave ed ingiustificato nella convinzione dii farsi giustizia con la violenza nei riguardi di un dirigente fatto apparire alla stregua di un persecutore. Da qui anche la richiesta al Sindaco, inviata per conoscenza al Prefetto, di un’indagine amministrativa interna per individuare eventuali responsabilità nell’aver in un certo qual modo aizzato il Masullo contro Sorrentino, e che ha molto probabilmente destato anche l’attenzione della DIA intenta a cercare di capire cosa possa esserci dietro a questo episodio così come ad altre vicende che vedono al centro la vita del Comune metelliano.
Per ora, però, ad oltre un mese e mezzo dal grave episodio dell’aggressione al dottore Francesco Sorrentino, dell’indagine affidata al segretario comunale Vincenzo Maiorino non si sa nulla. E’ lecito chiedersi, a questo punto, quali siano i reali motivi di questi tempi così dilatati per un’indagine che, al contrario, poteva e doveva concludersi in tempi ragionevolmente brevi, a maggior ragione dopo che la Procura in meno di due mesi ha mandato a processo l’aggressore Masullo.