Cava, sulla sicurezza Bastolla attacca a tutto campo Servalli: “Basta lacrime di coccodrillo”
A rannuvolare ancor più i pensieri del sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, già rabbuiati dal difficile momento che sta vivendo la città a causa dei continui furti, c’è l’intervento anche l’ex “amico” e assessore Enrico Bastolla, al quale non è piaciuto il tenore di un intervento fatto dal Primo cittadino metelliano sulla piattaforma di Facebook.
“Ebbene sì, lo attendevamo al varco dell’onestà intellettuale da tempo, e non meravigliano le “lacrime di coccodrillo” che versa in queste ore il Primo cittadino di Cava, ormai sindaco da più di quattro anni!” – principia Bastolla in un articolato comunicato stampa – Leggere un post pubblicato in questo fine settimana appena trascorso, ci lascia non stupìti, di più: sottoscrivere un atto formale di scuse, in merito alle vicende che hanno sconvolto la sicurezza dei cavesi testimonia il fallimento di scelte dettate da incapacità e presunzione, superficialità e sottovalutazione del problema sicurezza a Cava, qualità già evidenziate in tanti altri flop della gestione Servalli”.
Bastolla fa un lungo elenco di quelle che, a suo dire, sono state le motivazioni, che hanno portato la città alla situazione ce si sta vivendo: “Intendiamo con questo intervento porre all’attenzione dei cittadini come si sia arrivati a questo punto di difficile inversione di marcia:
– in primis l’aver accettato di far ricoprire il ruolo delicato di Assessore alla sicurezza ad un esponente proveniente dal mondo di destra che di destra ha/aveva solo l’appartenenza ad un partito che gravita in quell’area, ma che si è sprecato in questi mesi a divulgare statistiche, a rassicurare sulle garanzie che la città offriva al popolo, ripetendo, a più riprese i limiti imposti dalla legge agli amministratori locali e nello stesso tempo che non sussistevano problemi di nessuna sorta e che Cava era una città tranquilla;
– ci risulta che il Sindaco abbia nominato anche tal Tito Mondany, quale esperto sulla sicurezza, con quali risultati? Invisibili!
– fidarsi delle istituzioni? non di certo quella retta dal Sindaco dove ha imperversato la irrefrenabile voglia di accentrare ogni tipo di decisione (motivo che mi ha costretto a lasciare ogni tipo di incarico), e tra l’altro, essere sordo a qualsiasi suggerimento e/o consiglio, soprattutto quello di allontanare l’assessore attuale alla sicurezza, sia per linearità di coerenza politica che per manifesta superficialità nell’affrontare i problemi legati al suo mandato;
– in questi quattro anni, oltre alla scelta di posizionare le telecamere, di lanciare SOS al Prefetto, di sollecitare polizia e carabinieri, cosa altro è stato della presenza dell’Amministrazione?
– può aver senso parlare, programmare, discutere di cultura, se non si ha il coraggio di affrontare con decisione la problematica che è al primo posto nei discorsi e nelle valutazioni dei cittadini (e non di una sola frazione….);
– non poteva dare seguito alla Legge n. 125 del 24 luglio 2008 che ha autorizzato, per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, l’impiego di un contingente di personale militare delle Forze Armate, che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza? La cosiddetta normativa “strade sicure” , che annovera personale qualificato, a valle di uno speciale iter addestrativo, che è l’unica soluzione che determini l’abbandono delle ronde non autorizzate;
-individuare altra figura di spicco ed esperta e tecnico del settore per la sicurezza.
“In definitiva – conclude Bastolla – è mai possibile che la gente smetta di uscire per rimanere asserragliata in casa, per il timore di trovarsi, come è capitato, delinquenti pur facendo sentire la propria presenza nell’immobile ? Caro Sindaco, non versare altre lacrime, ma lascia che avvenga un ricambio della gestione della macchina comunale, non dimenticando che anche altri macigni potrebbero cadere sulla testa di questa Amministrazione”.