Cava, nessun dorma… la Lega vince ma attenta ai miraggi
I risultati elettorali per le europee, che si sono avuti nella valle metelliana, inducono a più di una considerazione.
La prima, appare scontata: la Lega è ormai una realtà politica di prima grandezza anche nella nostra città. E’ un dato di fatto e ci sono anche buone possibilità che in prospettiva possa crescere ancora di più.
C’è dell’altro, però. L’elettorato di centrodestra, ammesso che ancora si possa parlare di questa coalizione, sembra in crescita ed arriva ad una percentuale che va oltre il 40%, sommando i consensi ottenuti da Lega, FI e Fdi. Alle ultime politiche gli stessi partiti mettevano insieme il 31-32%.
Questo cosa vuol dire? E’ semplicemente la conferma che nella città dei portici non viene meno il voto sostanzialmente conservatore e moderato, o se si preferisce di centrodestra, anche se, lo confessiamo, troviamo sempre più difficoltà ad usare questi termini un tantino logori, che rischiano di appartenere a categoria del passato.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole, anzi, oggi meglio dire sotto la pioggia. Questo per evidenziare un aspetto a nostro avviso importante e significativo, ovvero che ogni elezione ha una storia a sé e pensare che il voto europee possa essere trasferito sic et simpliciter a quello comunale è semplicemente impossibile.
In altre parole, il centrodestra, e la Lega locale in particolare, è meglio che non si faccia soverchie illusioni, le comunali del prossimo anno saranno un’altra cosa. Attenti, dunque, all’effetto miraggio. Non sempre si trova acqua nel deserto, e il centrodestra nella nostra città sta ancora attraversando il deserto. Motivo in più per far restare unita la carovana, diversamente c’è il rischio di perdersi per strada.
D’altra parte, almeno in termini di percentuali il Pd mostra segni di ripresa. Poca cosa, niente di eccezionale, ma un’inversione di tendenza è indubitabile che ci sia stata. E il sindaco uscente dovrebbe pur sempre essere un democrat, ovvero Servalli, che al momento resta, piaccia o meno, l’uomo da battere, mentre ancora non si conoscono i suoi eventuali contendenti alla poltrona di primo cittadino metelliano.
Non è trascurabile, d’altronde, in vista delle prossime comunali, l’incognita rappresentata dal Movimento Cinque Stelle che, pur con una notevole flessione, continua a raccogliere, anche con una certa sorpresa, tanti voti da risultare ancora la prima forza politica cittadina. Tutti questi voti ottenuti pure alle europee, oltre seimila, a chi andranno alle comunali del prossimo anno? Sempre ai pentastellati, se riusciranno a mettere su una lista di candidati e un candidato a sindaco di una certa qualità? O si distribuiranno tra astenuti e le altre forze politiche?
In conclusione, il voto europeo conferma la difficile lettura del panorama politico cittadino in vista delle prossime comunali.
Nessuno si faccia troppe illusioni partendo dal voto di ieri, considerata la situazione assai fluida, anzi, magmatica della politica cittadina e non solo cittadina, purtroppo.
E, soprattutto, come si canta nella Turandot di Giacomo Puccini, nessun dorma…