Salerno, da oggi all’Archivio di Stato al via la mostra documentaria “Donne fuori dagli schemi “
Donne fuori dagli schemi – Figure femminili atipiche nelle carte dell’Archivio, è questo il tema della mostra documentaria che prende avvio da oggi al 20 marzo, in concomitanza con la “Festa delle donne” presso l’Archivio di Stato di Salerno (Via Michele Conforti, 7 – ore 10,00).
Parliamo della Mostra documentaria con il Direttore dell’Archivio di Stato Renato Dentoni Litta.
Come è nata l’idea di questa mostra?
La mostra ė nata innanzitutto dal fatto che sabato si presenterà un cortometraggio sulla figura di una donna che fu coinvolta nel brigantaggio post-unitario. Luigia Cannalonga, madre di uno dei briganti più famosi della provincia di Salerno, Gaetano Tranchella, banda che imperversò nella zona dei Picentini e fece parecchie vittime oltre che proseliti. Da qui è nata l’idea di allestire una mostra su alcune figure femminili fuori dallo schema, fuori dal contesto solito dove si pensa alla donna come madre, come moglie e come angelo della casa. Sono delle donne un po’ diverse, quelle a cui abbiamo pensato.
Quali donne hanno dato il via alla ricerca?
Siamo partite da quelle famose che sono le mulieres salernitanae, le donne mediche del periodo più antico della Scuola Medica Salernitana tra leggenda e storia. Si parte da Trotula de Ruggiero che è la più famosa, ma ci sono anche altre donne mediche, Il documento più antico a cui abbiamo pensato è la pergamena dell’anno 1038 in cui si attesta l’esistenza di un infirmarius presso il monastero di San Giorgio, dove venivano ricoverate le donne monache ed ė presumibile che vi fossero anche delle dottoresse che si prendevano cura di queste inferme. C’è poi la figura di Trotula de Ruggiero delineata un po’ dalla leggenda ma anche da alcuni documenti storici. Siamo passato poi in tempi più recenti con il brigantaggio a Luigia Cannalonga, protagonista del cortometraggio che sarà presentato sabato mattina alla ore 11.00, prodotto da un gruppo di studio dell’Università di Bari.
Perché il cortometraggio s’interessa di questa figura?
E’ una figura particolare di madre che fu accusata ovviamente di essere connivente con la banda del figlio, ma ci sono anche altre donne che furono coinvolte per altri motivi negli episodi del brigantaggio, una mi è parso particolarmente significativa. E’ quella di Candida Acampora di Amalfi, che fu arrestata insieme ad altre tre persone. In Costiera operava una legione ungherese, che avevano il compito di reprimere il brigantaggio. C’era un personaggio, Antonio Campora, che era identificato come spia, i gendarmi per poter coprire il loro informatore arrestarono quattro persone. Tra gli arrestati c’era anche Candida Acampora moglie di un brigante. La donna fu presa da una follia furiosa, in pratica la prendono per pazza e fu associata al carcere di Salerno con la raccomandazione di un ricovero in Istituto di cura specializzato. In realtà il medico del carcere, dottore Greco, la visitò e la trovò del tutto sana, comprendendo che si trattava semplicemente di un equivoco dovuto ad un arresto imprevisto e ingiustificato che aveva provocato una reazione estrema, e quindi fu rinviata a casa.
Tra le donne atipiche c’è qualcuna che si distingue?
C’ė una figura particolare, la presunta Marchese Venezia (Filomena Sposato) che operò nella zona di Scafati e che imperversò per diversi anni facendo molte truffe. Proprietaria di un ambulatorio dedicato alla Principessa Iolanda, otteneva finanziamenti per una struttura inesistente.
Per concludere abbiamo messo alcuni esempi di donne che hanno seguito invece un corso di studi anche in momenti in cui per le donne non era facile completare gli studi. Si distingue tra essi la figura di Maria Zito di Torre Annunziata che si laurea in chimica e farmacia nel 1921 ed abbiamo tutto il suo cursus studiorum; dalle scuole elementare alla laurea e all’abilitazione, poi alla professione di chimica e di farmacista.
Continua il materiale espositivo con la sezione “Maestre e alunne” con l’esposizione di diplomi scolastici di fine ottocento.
Concludiamo l’incontro con il Direttore dell’Archivio di Stato di Salerno con il preannuncio della prossima iniziativa che si terrà ai primi di aprile: una Mostra documentaria sui 100 anni della Fondazione della Salernitana.