Cava, Armando Lamberti spiega il suo ingresso in maggioranza: “Dobbiamo lavorare per il futuro della città”
“Lavorare per il futuro della città. In queste poche parole si condensa il senso di questo accordo politico-amministrativo di fine consiliatura”. Con tali parole ha esordito il professore Armando Lamberti all’incontro che si è tenuto nella gremitissima sala delle conferenze dell’Hotel Victoria Maiorino di Cava de’ Tirreni.
Il consesso, al quale ha partecipato anche il sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, aveva come scopo la presentazione alla città delle motivazione che hanno indotto Lamberti a entrare in maggioranza, ricoprendo le cariche di vicesindaco e assessore alla Cultura, all’Istruzione e ai Rapporti con l’Università, alle Politiche per la Tutela della Salute e agli Affari Legali. “La mia opposizione durante questi quattro anni è stata costruttiva e intelligente – ha spiegato il professore Lamberti – E’ il momento, questo, delle scelte. Aldo Moro diceva: “Per fare le cose, occorre tutto il tempo che occorre.” Per arrivare a questo accordo è stato svolto un confronto politico e programmatico serio che ha richiesto tempo, a dimostrazione che quello che interessava non era un accordo di potere che poteva essere concluso nel giro di poche ore”.
Ad ascoltare le motivazioni addotte da Armando Lamberti c’era un attento “parterre de rois”: l’on. Piero De Luca, Tino Iannuzzi, già parlamentare e attualmente componente del direttivo Pd di Salerno, il consigliere regionale Franco Picarone, Mario Giro, viceministro al ministero degli affari esteri del Governo Renzi e del successivo Governo Gentiloni, e il consigliere regionale Tommaso Amabile.
Non sono mancate le stoccate a chi lo ha accusato di aver stipulato questo accordo per bramosia di potere, un’allusione velata, ma non troppo, a Enrico Bastolla che nei giorni passati ha criticato duramente il passaggio in maggioranza di Armando Lamberti. A queste persone Lamberti ha augurato di riscoprire il valore del silenzio. “Ci può anche stare una legittima aspirazione, un’ambizione, è umano – ha precisato – e in politica non si può del resto prescindere dall’ambire a un risultato, ad una carica. La differenza però consiste, ricordando la citazione di uno dei padri nobile dell’Europa, Jean Monnet, che “Tutti quanti siamo ambiziosi, ma bisogna capire se c’è ambizione a fare o ad essere.” “ E io – ha concluso – non ho bisogno di essere ambizioso per essere in politica, ma ambizioso per fare in politica al servizio della comunità di sicuro, e questo è per me motivo di orgoglio”.
Lamberti ha poi snocciolato per sommi capi alcuni dei punti del ricco programma condiviso che, ha spiegato, è un supplemento di passione sociale e impegno civile e sarà a breve disponibile per la visione a tutti. Per quanto riguarda la cultura, definita volano di sviluppo della città, saranno convocati gli Stati Generali e sarà riorganizzata la Biblioteca Comunale. Sanità, pubblica istruzione, urbanistica, politiche sociali e servizi alla persona gli altri punti in discussione che avranno ulteriori stanziamenti di bilancio.
Molto decisa anche la posizione del sindaco Servalli che ha così esordito: “Non c’è bramosia, né desiderio di potere in questa scelta; non siamo smossi dalla necessità di avere qualche voto in più – alludendo alle prossime elezioni amministrative del marzo 2020 – ma dalla necessità di sanare una ferita che si è aperta nel 2015”. Poi, alludendo all’inaugurazione della sede cittadina della Lega la scorsa domenica: “Questo è il campo che riunisce chi crede nell’Europa, nell’eguaglianza e vuole contrastare la deriva politica. La Lega esprime l’antimeridionalismo. Dobbiamo difendere Cava e i valori di libertà e solidarietà”. “E’ una battaglia – ha terminato – per l’Europa, per l’Italia e per Cava”.
Al di là dei toni da battaglia delle battaglie, come ha detto anche Piero De Luca durante il suo intervento, domani ci sarà dopo l’esordio in Giunta di Armando Lamberti quello di Salvatore Balestrino tra i banchi del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni.