Almeno 10,2 milioni di cesti enogastronomici trovano spazio quest’anno sotto l’albero degli italiani in attesa di esser aperti per i tradizionali pranzi e cenoni di Natale.
E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ “Il Natale nel piatto”.
“Tra i prodotti più presenti nei cesti ci sono infatti – sottolinea la Coldiretti – lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma sono tornati prepotentemente il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometro zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole”.
“I prezzi – precisa la Coldiretti – variano notevolmente, ma normalmente oscillano dal cesto minimal low cost a 20 euro sino a 200 euro per quello con specialità più ricercate”.
“La tendenza – spiega la Coldiretti – è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema, da quelli solidali a quelli più lussuosi con specialità esclusive, da quelli salutistici a quelli autarchici, da quelli green a quelli no vegan, fino a quelli solidali anche con i prodotti delle zone del centro Italia colpite dal terremoto”.
“Le possibilità non mancano in un Paese come l’Italia che – continua la Coldiretti – è leader mondiale nell’enogastronomia con 5056 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia, ma che ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità”. (fonte Coldiretti)