scritto da Nino Maiorino - 27 Novembre 2018 09:22

Questo lo dice lei…

Pier Paolo Padoan (foto tratta dal profilo Fb)

“Questo lo dice lei…”: rimarrà celebre, negli annali di questa specie di repubblica delle banane che sembra diventato il nostro paese con questi governanti, la frase pronunciata da Laura Castelli, Sottosegretario al Mef, a Pier Carlo Padoan, Docente universitario ed ex Ministro dell’Economia dei precedenti governi Renzi e Gentiloni, qualche sera fa nello studio di Porta a Porta.

Non dobbiamo meravigliarci se, con gli esempi che i nostri governanti danno, e che il popolino immediatamente metabolizza, capiterà che sempre più spesso genitori “protezionisti” o “sovranisti” si sentiranno legittimati a prendere a sberle gli insegnanti dei loro “pargoli” che hanno osato sminuirli con un brutto voto, una nota o un richiamo; e magari prenderli a randellate in testa per averli rimandati; e non dovremo meravigliarci se, per una bocciatura, un papa andrà a prendere a pistolettate l’incauto insegnante che ha tanto osato.

Tutto questo preambolo per commentare una recentissima, e direi squallida, diatriba verbale di qualche sera fa in un dibattito televisivo nella trasmissione Porta a Porta tra l’ex Ministro dell’Economia, il Prof. Pier Carlo Padoan, e l’attuale sottosegretario allo stesso Ministero, l’On. Laura Castelli bella almeno quanto presuntuosa, eletta nel gruppo dei 5.S. e, non si sa bene per quali meriti o onorificenze, entrata a far parte del governo giallo-verde addirittura in uno dei ministeri chiave, quello dell’economia e delle finanze!

Il Prof. Pier Carlo Padoan, nato a Roma il 19 gennaio 1950, è un economista,  accademico, e politico italiano:  è stato Direttore esecutivo per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale dal 2001 al 2005 (con responsabilità su Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Est), è stato nominato vice segretario generale dell’OCSE il 1º giugno 2007, divenendone capo economista il 1º dicembre 2009; dal 22 febbraio 2014 ha rivestito il ruolo di Ministro dell’economia e delle finanze prima nel Governo Renzi, poi nel Governo Gentiloni, fino al 1° giugno 2018 quando, con l’insediamento del governo giallo-verde, gli è subentrato il Prof. Giovanni Tria.

Uno studioso, noto in tutto il mondo occidentale, con un curricula di tutto rispetto che sinteticamente è bene riportare questa breve nota: Laurea in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma, studioso e critico, sin dalla giovane età, della “logica keynesiana”: teorie economiche elaborate dal celebre economista britannico che teorizzava il sostegno dell’intervento pubblico sta

tale alla domanda di beni e servizi, per scongiurare disoccupazione e stagnazione o recessione, anche con l’aumento della economia militare con produzione di più armi, in contrasto con le teorie della economia neoclassica, secondo le quali in regime di libero scambio non sono possibili crisi prolungate, poiché è l’offerta che genera la domanda.

Inoltre: Borsa da ricercatore alla Università degli Studi di Siena; Docente di Economia presso l’Università La Sapienza di Roma, poi presso il College of Europe di Bruges e Varsavia, poi all’Université Libre de Bruxelles, all’Università degli Studi di Urbino, a quella di La Plata e all’Università di Tokyo.

Ho voluto citare queste benemerenze non per piaggeria nei confronti di Padoan, ma per ricordare il valore del personaggio, senza prolungarci in ulteriori “adulatorie” elencazioni di onorificenze, studi e pubblicazioni.

Orbene, come ormai tutti sanno, poche sere fa il Prof. Padoan, che anche nel corso dei due mandati come Ministro dell’Economia e finanza ha dato chiara dimostrazione di persona schiva da atteggiamenti cattedratici, sempre disposto al pacato insegnamento e al confronto mai muscolare né preconcettuale, si è scontrato con la Sottosegretaria Laura Castelli, in quota 5.S.

Questa Signora, che risulta avere l’unico merito di essere, appunto, in quota 5.S., giacché dal punto di vista professionale sembra poter vantare poco, e nulla dal punto di vista accademico, in un confronto col Prof. Padoan, piuttosto che zittirsi e assumere l’atteggiamento della scolaretta nei confronti di un così qualificato docente, ha invece assunto l’atteggiamento della maestrina (e nemmeno quella con la “penna rossa” di Deamicisiana memoria), fino a pronunziare la frase “Questo lo dice lei” di fronte ad un impietrito Padoan la cui maschera incredula ha dato più l’idea del sentimento di bonaria commiserazione per la discola interlocutrice che di disappunto o di contrarietà.

Ma chi è la Sottosegretaria Castelli? Nata a Torino il 14 settembre 1986 ha conseguito il diploma di Ragioniera e quello di Laurea triennale in Economia Aziendale, ha avuto una breve esperienza lavorativa presso un centro di assistenza fiscale; ha esercitato, pure senza essere iscritta all’albo, la professione di commercialista. In politica ha avuto qualche esperienza presso il Consiglio regionale del Piemonte come assistente del consigliere regionale del centro sinistra Mariano Turigliatto, il quale faceva parte di una lista a supporto della candidata Presidente di centro sinistra Mercedes Bresso. Contemporaneamente tentò la strada delle elezioni provinciali in una lista civica di supporto alla sinistra, senza esito.

Successivamente, quando Turigliatto non fu più eletto,  divenne portaborse tra gli staffisti del neo gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sempre alla Regione  Piemonte.

La Castelli ha qualche disavventura giudiziaria: dal 6 aprile 2017 risulta indagata per diffamazione dalla procura di Torino, per una vicenda che ha dell’incredibile. Una donna che lavorava come cassiera nel bar interno al Palazzo di Giustizia di Torino aveva sporto denuncia per questioni lavorative: la Castelli pubblicò su F.B. una fotografia che ritraeva la donna in compagnia di Piero Fassino; la foto non era originale, ma era stata ritagliata dalla foto di un gruppo per far sembrare che Fassino fosse in esclusiva compagnia della donna. Secondo la Castelli l’appalto di gestione del bar sarebbe stato assegnato dal comune di Torino, con ribasso sospetto, ad un’azienda fallita tre volte, dal che i dubbi sul tipo di legame tra la donna e Fassino, che avevano scatenato commenti, insulti e volgarità a sfondo sessista e razziale nei confronti di Piero Fassino, il quale aveva sporto denuncia.

La Castelli aveva replicato di aver riportato esclusivamente dei fatti (sic!) nulla chiarendo sulla falsa foto, ma la Procura della Repubblica, nonostante la foto fosse stata cancellata dalla pagina F.B., l’ha rinviata a giudizio; il che già sta a significare che, almeno per la Magistratura inquirente, esistono gli estremi di reato.

Ho ritenuto necessario riportare questo episodio per far comprendere di fronte a quale personaggio ci troviamo; se al Magistrato giudicante risultasse vero quanto asserito nella querela, la “competitor” di Padoan risulterebbe una povera truffatrice che si arrampica sugli specchi per avere un posto al sole e ritagliarsi un ruolo nel panorama politico nazionale.

Qualcuno potrebbe chiedermi: “ti meravigli? è in buona compagnia.”

Io stesso mi meraviglio di meravigliarmi: perché sono ancora un imperdonabile idealista che si illude che ai vertici dello Stato vi siano persone integerrime e di qualità.

Ma poi penso a personaggi come Berlusconi, Verdini, e compagnia, mi guardo allo specchio e mi dico: “Ma quanto sei c……e”.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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