Cava, sull’aumento della bolletta dei rifiuti l’ex assessore Bastolla accusa il sindaco Servalli: “Da lui solo parole al vento”
A pochi giorni dall’annuncio del sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, della possibilità di aumenti nelle prossime bollette della TARI per i cittadini metelliani, dovuti alle difficili condizioni che si sono venute a creare nella regione Campania (chiusura del termovalorizzatore di Acerra e chiusure dello Stir di Battipaglia) sia per la raccolta che per lo smaltimento, Enrico Bastolla, ex assessore dell’attuale Amministrazione, esterna le sue considerazioni in merito alla questione attaccando a testa bassa.
“Speravamo che la nomina del Direttore Generale della Metellia Servizi, fortemente voluta e soddisfatta dal Primo cittadino avesse lo scopo preciso di dare seguito alle promesse di estrazione elettorale relative alla riduzione della TARI, che invece aumenterà nei prossimi mesi, arrecando un grave danno alle tasche delle famiglie cavesi” – accusa Bastolla, che continua chiedendo – forse i compensi per la nuova figura, di circa 60mila euro all’anno più benefit e indennità di risultato per un ammontare totale per circa cinque anni di una spesa che oscillerà tra i 400mila /500mila, mandano all’aria i programmi di abbassamento della tassa più onerosa per le famiglie metelliane”.
Bastolla infine ricorda, rifacendosi al programma elettorale da egli stesso sottoscritto e condiviso, che quattro anni fa alle pagine che vanno dalla 23 alla 27, il sindaco Servalli aveva scritto e promesso nel suo programma della “svolta buona”, risultati come rifiuti zero, riduzione della tari, premialità per chi ricicla in maniera corretta, consulta rifiuti zero, prevenzione etc., ritenendole, ora, “parole al vento”.
Al di là delle schermaglie verbali e politiche, la notizia è stata, comprensibilmente, accolta dalla città in maniera indigesta, un regalo di Natale di cui avrebbero fatto volentieri a meno.