scritto da Pasquale Petrillo - 17 Novembre 2018 14:41

Cava e la sua carenza di coesione politica

Nell’interessante intervista all’avvocato Marco Salerno, pubblicata oggi dal nostro giornale, tra i tanti passaggi interessanti uno in particolare merita di essere approfondito. Riguarda la politica e i suoi protagonisti, spesso anche inadeguati e inconsistenti, è vero, ma in ogni caso bistrattati oltre misura.

L’avvocato Salerno, da penalista con esperienza sui reati e sulle responsabilità sia penali che civili dei pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, ritiene che “l’azione politica che si traduce nell’azione amministrativa e di indirizzo di una città sia, allo stato, uno dei lavori più complessi e usuranti”. Per quel po’ di esperienza che abbiamo avuto anche noi modo di maturare negli enti pubblici, l’affermazione dell’avvocato Salerno non solo è responsabile, ma soprattutto sacrosanta e veritiera. Da qui, la successiva affermazione che andrebbe scolpita nel marmo e che dovremmo sempre tenere a mente: “L’impegno della classe dirigente, dunque, merita rispetto”. Questo, ovviamente, non vuol dire che la politica e i politici non debbano essere soggetti a critiche e quando è il caso a severe censure, ci mancherebbe, ma sempre tenendo presente tanto la dignità delle persone quanto la gravosità dell’impegno richiesto.

“Attività, oltretutto -spiega ancora Marco Salerno- svolta in un clima di diffidenza e svalutazione dell’impegno dei singoli amministratori, spinti, loro malgrado, verso un pericoloso auto-isolamento. Questa condizione induce, come detto, molti ad allontanarsi dalla vita politica”. E’ quello che è successo negli ultimi venti-trent’anni, in cui abbiamo assistito al conseguente e graduale, ma inarrestabile, oltre che evidente e significativo, scivolamento verso il basso della qualità del personale politico, sempre più scadente, incolto, impreparato. Insomma, abbiamo talmente sparato nel mucchio, ci siamo fatti prendere dalla fregola di un giustizialismo a buon mercato da un lato e dalla delegittimazione della politica dall’altro, che alla fine ci ritroviamo un panorama fatto di macerie sulle quali spesso si ergono arruffapopoli e ciarlatani.

Certo, questo è quello che è successo nel nostro Paese, anzi, tutto sommato, nella nostra città è andata pure meglio.

Nella valle metelliana, tuttavia, come a ragione evidenzia con intelligente puntualità e apprezzabile lucidità l’avvocato Salerno, “negli ultimi anni è venuta meno una strategia condivisa di sviluppo, conseguenza di una forte frammentazione politica e scarsa coesione sociale che ha determinato, in ragione dei continui contrasti e avvicendamenti nella leadership, un sistematico rallentamento delle decisioni importanti e il rinvio di scelte di lungo respiro”.

In altri termini, è mancata una visione, come giustamente evidenzia Salerno, ovvero “l’indicazione della direzione che la città avrebbe dovuto percorrere, purtroppo, proprio in periodi che, al contrario, richiedono rapidità di azione e una pronta capacità di risoluzione di problemi”.

Analisi a dir poco condivisibile.

In fondo, riprendendo le battute finali dell’avvocato Salerno, ne viene fuori, quasi di conseguenza, che Cava si rivela vivace, e non potrebbe essere altrimenti per la tradizione storica e culturale che si ritrova, ma anche corrosiva, perché incapace, in questa stagione che stiamo vivendo, di essere coesa socialmente e politicamente.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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