Cava, Viaggio delle Idee 2018: i giovani incontrano il vescovo di Sulmona Mons. Michele Fusco
Martedì 9 ottobre 2018, primo appuntamento del “Viaggio delle idee 2018”, presso l’auditorium dell’Istituto Della Corte- Vanvitelli; i giovani studenti cavesi hanno incontrato Mons. Michele Fusco, Vescovo della Diocesi di Sulmona e Valva dal 4 febbraio di quest’anno, dopo essere stato sacerdote e parroco della Costiera Amalfitana e a Cava de’ Tirreni, che ha lasciato non senza qualche rimpianto, specialmente per il mare che nella sua Diocesi gli manca.
Mons. Fusco è un personaggio molto concreto e sintetico, che si esprime senza fronzoli e che si fa apprezzare per la chiarezza con la quale espone i concetti e gli insegnamenti: grazie a ciò ha immediatamente stabilito con i numerosissimi giovani studenti presenti un feeling, rispondendo alle domande che quattro studenti, introdotti dal Direttore Pasquale Petrillo e dal giornalista Salvatore D’Angelo della redazione di “Insieme”, pubblicazione mensile della Diocesi di Nocera e Sarno, gli hanno fatto, sul tema “Essere giovani oggi”; tema complesso e di grande attualità, nel quale i giovani si sono addentrati con molti e approfonditi quesiti posti all’ospite, le cui risposte e insegnamenti vengono qui sinteticamente riportati, senza alcuna pretesa di completezza.
Seguendo l’insegnamento di Papa Francesco, il quale sempre più spesso esorta in tal senso, anche Mons. Fusco ha ricordato che non è solo indispensabile “non fare il male” ma è essenziale “fare il bene”.
Ma gli insegnamenti della Chiesa di Roma sono in parte tutti rivolti “in senso negativo” vale a dire intesi a proibire tutto quello che non è conforme alla morale e all’etica cristiana; anche i comandamenti sono quasi tutti proibitivi: non ammazzare, non fornicare, non rubare; ma occorre andare oltre, realizzarsi non tanto nel “non fare”, ma piuttosto col “fare”. Non poteva mancare un cenno alla questione dei migranti, che oggi costituiscono uno dei problemi più difficili da risolvere, specialmente per il nostro paese che sembra aver paura di essi; non si può aprioristicamente negare che l’atteggiamento delle attuali autorità politiche abbia assecondato i desideri di gran parte della popolazione, impaurita e smarrita: ma la paura si supera con la conoscenza, e non con l’aprioristica predisposizione al respingimento, alla chiusura di porti e frontiere, si supera stando insieme agli altri, comprendendo l’altrui cultura e desideri.
Uno dei problemi più sentiti dai giovani è quello del lavoro e della necessità di realizzarsi, spesso senza riuscirsi; ma la Chiesa può essere di concreto aiuto alla sua risoluzione, come già sta facendo con il Progetto Policoro, promosso dalla CEI e già attivo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Toscana, Marche ed Emilia Romagna, che ha lo scopo di aiutare i giovani a migliorare le proprie condizioni lavorative sia tramite formazione e informazione, sia fondando cooperative e piccole imprese ; la Chiesa racchiude in se un grande patrimonio di cultura e arte, spesso le opere d’arte che essa custodisce sono chiuse in scantinati per la difficoltà di esporle al pubblico; anche in questo i giovani possono trovare un loro futuro lavorativo.
Non poteva non fare capolino l’impiego dei “social” ai quali i giovani dedicano molta attenzione e tempo; il parere di Mons. Fusco è chiaro ed è stato introdotto con la citazione di una frase di Sant’Agostino, “la società è cattiva perché l’uomo è cattivo”; non è cattivo lo strumento, è cattiva l’intenzione dell’uomo quando lo usa per fare il male. E, a proposito dei “social”, essi non portano all’isolamento, come qualcuno sostiene, bensì ad un aggregazione, un approfondimento di rapporti attraverso i contatti continui con gli altri. Non è possibile stare in questo mondo senza essere connessi con gli altri, un tempo la connessione era basata sull’incontro personale, oggi è anche in tempo reale tramite i “social” in quanto la realtà virtuale è anche reale.
A proposito del rapporto tra la Chiesa e i giovani, occorre costruire un nuovo umanesimo, attingendo dal Vangelo di Cristo, ma i giovani debbono essere parte attiva e indicare le loro aspirazioni, non solo cristiane, ma anche sociali.
E per finire una considerazione che sembra dirompente, la constatazione della necessità che, come tutto è in evoluzione, più o meno rapida, anche nella Chiesa è necessaria una svolta, anch’essa deve “convertirsi”, con la spinta di tutti, principalmente dei giovani.
Parole forti, concetti chiari, temi e spunti coinvolgenti che dimostrano ancora una volta la valenza del “Viaggio delle idee” promosso da questo giornale.
Il “Viaggio” proseguirà giovedì 11 ottobre 2018, sempre presso L’Istituto Della Corte – Vanvitelli, e sarà ospite il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli. (foto Gabriele Durante)