scritto da Andrea De Caro - 21 Settembre 2018 09:11

Cavese, il presidente Santoriello: “Abbiamo fatto il possibile per accontentare i tifosi”

foto Gaetano Guida

Tutto pronto in casa Cavese per l’esordio casalingo in Serie C. La sconfitta in trasferta contro la corazzata Casertana, alla prima giornata di campionato, è ormai un lontano ricordo e l’attenzione dei tifosi metelliani è completamente rivolta alla “prima” al Simonetta Lamberti.

Un appuntamento importante e atteso da tutta la piazza biancoblu per festeggiare il ritorno nel calcio professionistico degli aquilotti, dopo 7 anni d’inferno tra Eccellenza (solo il primo anno) e la Serie D.

Un ritorno tra i “prof” che coincide proprio con i festeggiamenti per i 100 anni di storia della Cavese, nata nel 1919,  e che è stato possibile soprattutto grazie alla grande passione, allo sforzo economico e all’impegno costante del patron del club Massimiliano Santoriello. Il quale dopo aver rilevato, l’11 settembre scorso, anche il restante 10% del pacchetto societario è ormai l’unico proprietario ed è pronto a tuffarsi in questa nuova avventura con ancora maggiore entusiasmo, dopo essere riuscito a riportare in Serie C la Cavese, nonostante le difficoltà iniziali della scorsa stagione.

“Quello che siamo riusciti a fare l’anno scorso – afferma Massimiliano Santoriello – è davvero impensabile. E’ stato difficilissimo sia arrivare secondi in campionato sia vincere i play-off. Io e tutti gli altri soci volevamo fortemente riuscire ad abbandonare la Serie D e riportare la Cavese tra i professionisti nell’anno del Centenario. Abbiamo tutti fatto il massimo – prosegue il patron biancoblu- mi sono preso grandi responsabilità e alla fine siamo riusciti ad approdare in Serie C. Una grande gioia ed emozione. Non vedo l’ora dell’esordio casalingo e di ritrovare i nostri tifosi che, come me, tanto hanno atteso e sofferto per questo traguardo”.

Traguardo, però, che deve essere inteso come punto di partenza e non di arrivo per evitare di commettere gli errori del passato e consentire alla squadra metelliana di restare stabilmente nel professionismo e semmai sognare un’ulteriore passo in avanti.

“Riuscire ad approdare in C – spiega Massimiliano Santoriello – ha richiesto, ovviamente, uno sforzo economico notevole, come del resto c’è stato anche lo scorso anno, e negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto per rinforzare in tutti i settori della società che, ci tengo a sottolinearlo, non ha debiti. Ho ristrutturato e rilanciato il settore giovanile ed oggi possiamo contare su oltre 150 persone tra staff societario, tecnico e medico e su 250 giovani calciatori selezionati e tesserati in meno di 3 da me in prima persona. Per la prima squadra mi sono affidato ad un grande esperto e conoscitore di calcio come Pavone, di cui ho grandissima fiducia, e lui mi ha indicato il tecnico Giacomo Modica”.

“Insieme a lui – prosegue Santoriello – hanno scelto i giocatori ed allestito la squadra al meglio, scegliendo prima la persona, il ragazzo/l’uomo, la sua voglia di emergere e la sua voglia di lavorare e sacrificarsi per la squadra. Insomma tutte quelle caratteristiche che vogliamo abbiano i nostri calciatori. I quali hanno tutto il supporto della società e il sostegno dei tifosi che per noi sono fondamentale. Il loro calore, il loro entusiasmo sono da stimolo per i giocatori a dare tutto in campo e per me a fare il massimo per ottenere sempre migliori risultati. Io il mio dovere di riportare la Cavese in Serie C l’ho fatto e spero di vedere sempre più tifosi allo stadio, perché  sinceramente lo scorso anno speravo in qualche presenza in più sugli spalti. Per la squadra è fondamentale il sostegno e la presenza dei tifosi, al di là del fattore economico”.

Un primo segnale dell’entusiasmo della piazza metelliana è dato sicuramente dai primi numeri sugli abbonamenti annuali: 100 abbonamenti in meno di 24 ore dal lancio della campagna, oltre 200 ad oggi. Un dato importante e che lascia ben sperare per raggiungere quanto meno l’obiettivo 300, come lo stesso patron Santoriello si augura.

“Come segnale da parte della tifoseria mi piacerebbe arriva a minimo 300 abbonamenti venduti. Noi come società abbiamo fatto il possibile per andare incontro alle esigenze di tutti i tifosi e non possiamo che augurarci sempre maggiori presenze sugli spalti del Simonetta Lamberti”.

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