Serata delle grandi occasioni quella dello spettacolo di Giancarlo Giannini, tenutosi giovedì 30 agosto nel quadriportico del Duomo di Salerno, che quest’anno ospita il prestigioso Irnofestival, giunto alla XX edizione.
L’Irno-Festival è una “kermesse” estiva dedicata prevalentemente alla grande musica classica antica e contemporanea, durante la quale si esibiscono interpreti e orchestre di fama internazionale; è prevalentemente dedicata alla musica classica, ma quest’anno si è arricchita anche di una serata dedicata alla poesia e alla prosa, affidata a Giancarlo Giannini, accompagnato da musica di autore eseguita dal sassofonista Marco Zurzolo e la sua Band.
L’Irno-Festival è organizzato dall’Associazione “S.Rachmaninow” di Mercato San Severino, direzione Artistica di Tiziano Citro. Negli anni precedenti gli spettacoli si sono tenuti in varie città della provincia, ma quest’anno, anche grazie alla disponibilità della Regione Campania e del Comune di Salerno, il grande salto nel quadriportico romanico della cattedrale, che, sovrastato dall’alto e massiccio campanile arabo-normanno, offre una cornice incantevole, specialmente al folto pubblico che segue gli spettacoli nelle ore serali-notturne durante le quali la sapiente illuminazione dà al luogo un grande fascino.
Le serata dedicata a Giancarlo Giannini, la seconda dei quattro appuntamenti in programma, è stata particolarmente apprezzata, specialmente da chi gradisce serate di grande livello artistico in alternativa a quelle di musica classica, e Giannini è stato all’altezza del compito affidatogli.
Molti ricordano Giannini per una delle sue più celebri interpretazioni cinematografiche, il film “Mi manda Picone” diretto nel 1983 da Nanni Loi e nel quale Giannini recitava insieme ad una esordiente Lina Sastri: o magari nei film girati con la regia di Lina Wertmüller, molti dei quali insieme a Mariangela Melato.
Ma Giancarlo Giannini, nato a La Spezia nel 1942, che è anche sceneggiatore, doppiatore e scrittore e regista, è principalmente attore eclettico, e non solo cinematografico, arte nella quale comunque ha avuto una presenza costante avendo girato, nel corso della lunga carriera, dal 1965 ad oggi, ben 115 film, di tutti i generi, alcuni diretti da registi stranieri; ha anche partecipato a molti spettacoli e fiction televisive (una per tutte quella sul Generale Dalla Chiesa del 2007); poco è stato in Teatro, ma con opere di importanti autori come Giuseppe Patroni Griffi, Franco Zeffirelli, Beppe Menegatti, Susy Mennella.
Non si contano i doppiaggi, specialmente di attori americani di grande notorietà (Al Pacino, Jack Nicholson, Michael Douglas, Helmut Berger, Gerard Depardieu, Dustin Hoffman, Mel Gibson, Richard Gere, Ben Gazzara, Donald Sutherland) e di tantissimi altri meno noti.
Questo è l’artista che l’affollata platea si è trovata ad applaudire il 30 agosto, per le sua letture di poesie e brani teatrali, intervallate dal sassofono e dalla band di Marco Zurzolo, col quale in numerosi casi si è trovato a “dialogare”, si fa per dire, in simpatici duetti musicali molto graditi, e che hanno intervallato le recitazioni di Giannini sul tema della donna; recitazioni di poesie e brani che hanno spaziato della tradizione poetica classica (Dante, Cecco Angiolieri, Petrarca) fino a quella moderna e contemporanea italiana e straniera (Giacomo Leopardi, Giuseppe Ungaretti, Alda Merlini, Pablo Neruda, Garcia Lorca, Pedro Solinas); senza però dimenticare il grande William Shakespeare, del quale ha recitato l’orazione funebre di Antonio dal “Giulio Cesare” e l’ “Essere o non essere” dall’Amleto, entrambi applauditissimi.
Giancarlo Giannini ha voluto concludere la serata, con una ulteriore poesia dedicata alle donne: “Questo amore”, di Jaques Prevert alla quale è seguita una ovazione degli oltre cinquecento spettatori presenti.
Una serata di grande fascino.