Ravello, sul palco del Festival Alessandra Ferri, Federico Bonelli, Herman Cornejo
Il Belvedere di Villa Rufolo è pronto ad ospitare, sabato 7 luglio (ore 21.30) , l’opera indagatrice e sperimentale di Wayne McGregor. Il genio inglese, famoso nel mondo per aver spostato l’asse di percezione della danza contemporanea ergendo a punto cardine il binomio arte e scienza, danza e tecnologia, comandante dell’Impero Britannico “per la sua particolare dedizione alla danza”, porterà a Ravello alcune delle sue creazioni più sbalorditive.
Con Autobiography Edits racconterà le infinite possibili combinazioni del genoma umano mettendo in scena il suo DNA facendo ballare così il proprio Sè. Sul palco 10 ballerini che si dividono lo spazio in una associazione stabilita in quel momento al computer da un algoritmo dal quale dipenderà anche la scelta del danzatore e l’ordine dell’esibizione. In tal modo ogni rappresentazione sarà sempre differente dall’altra, unica e irripetibile.
Fluidità e geometria per Witness, il pas de deux con Alessandra Ferri e Herman Cornejo. Una perfetta ed essenziale combinazione tra struttura tecnica ed elemento coreografico, magnificamente incorniciati su un palco costruito tra musica contemporanea ed un impercettibile light design.
Wolf Works è un grandiosoomaggio alla celebre scrittrice britannica Virginia Wolf, un’opera in tre atti dove Wayne Mc Gregor affronta coreograficamente la narrativa mutandola in danza, dà forma alle parole attraverso l’uso di movimenti lucidi e determinati. McGregor crea appositamente per la Ferri il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works grazie anche al quale nel 2016 vince il secondo l’Oliver Award 2016 per “Outstanding Achievement in Dance”.