scritto da Pasquale Petrillo - 09 Giugno 2018 12:53

Cava, cosa possiamo fare per la nostra città?

foto Angelo Tortorella

Non è un imbonitore, ma ha comunque la capacità di tranquillizzare. Stiamo parlando del sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, che nell’intervista che pubblichiamo oggi rassicura, con i suoi toni pacati, i cittadini metelliani non solo in tema di sicurezza, ma anche sul buon andamento della vita politico-amministrativa in città. Non siamo in un’isola felice, sembra dire il primo cittadino, ma non siamo messi male, tutt’altro. C’è da lavorare, ma ci stiamo impegnando su più fronti, anzi, su tutti i fronti, per risolvere problemi ed elevare la qualità della vita nella nostra città.

E’ indubbio che sia così. Le perplessità risiedono nel fatto che forse si potrebbe fare di più e meglio, con maggiore incisività e determinazione, ma questi discorsi lasciano il tempo che trovano per una serie di motivi. Innanzi tutto, perché non si vede, ad oggi, chi potrebbe fare meglio. Anzi, c’è il sospetto che si potrebbe fare pure assai peggio. Il secondo motivo è che veniamo da diversi anni di governo della città confuso e raffazzonato. Anni precedenti a quelli guidati dall’attuale Sindaco. In ultimo, c’è da osservare che è la città nel suo insieme a perdere colpi. Diminuisce sempre più il senso civico. Come cavesi ci uniformiamo sempre più a modalità comportamentali tipiche di quella plebaglia che i nostri padri aborrivano. E che ci indicavano come modelli di inciviltà da non imitare rigorosamente, in quanto del tutto opposti a quella cavesità di cui andavano fieri e di cui spesso a torto noi oggi ci riempiamo la bocca. E non possiamo lamentarci solo della fiacchezza dei nostri amministratori comunali se la nostra città non sembra più avere i suoi standard qualitativi e distintivi di un tempo ed oggi risulta essere spesso troppo rumorosa, chiassosa, disordinata, sporca. Dobbiamo prendercela innanzi tutto con noi stessi e fare il nostro bell’esame di coscienza come cittadini e come cavesi.

Certo, poi si aggiunge anche la delinquenza che viene da fuori, dall’estero e dal napoletano, e il quadro, anzi, la frittata è fatta.

Ed è inutile anche, in questo scenario, prendersela con la politica e con chi fa politica, non importa in quale partito o schieramento. Fanno quello che possono. A volte anche bene, spesso male. Ma almeno hanno il coraggio o l’interesse nell’occuparsi della cosa pubblica. E gli altri dove stanno? La stragrande maggioranza di quella che è la classe dirigente della città, dagli imprenditori ai professionisti, dove sta? Cosa fa per la cosa pubblica? Sono in pochi a metterci la faccia, in molti, invece, a stare alla finestra a criticare e a fare i professori sulle pubbliche virtù. Degli altri ovviamente.

Assolviamo, quindi, il sindaco Servalli e la sua Amministrazione? Non tocca a noi, ci penseranno gli elettori tra due anni. Di certo, questa nostra città ha tante cose da raddrizzare e l’attuale Amministrazione comunale non brilla particolarmente, anzi, il grigio, l’indefinito, sembra essere la sua cifra. Ma vediamo gli altri, ovvero le altre forze politiche (comprese quelle che oggi in molti associano ai barbari), cosa saranno capaci di mettere in campo. E vediamo anche cosa siamo capaci di dare ciascuno di noi alla nostra comunità. In conclusione, parafrasando J.F. Kennedy, non chiediamo agli altri di fare qualcosa per Cava, ma chiediamo a noi stessi cosa possiamo fare per la nostra città.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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