Grandissimo riscontro ieri alla giornata “Una lingua forte per pensare” organizzata dal Rotary club di Cava e voluta dalla DS del Liceo Galdi-De Filippis.
L’aula consiliare del Palazzo di Città gremita di gente comune, studenti, docenti e dirigenti della scuola cavese ha accolto il noto linguista abruzzese che al suo ingresso è stato accompagnato da un lunghissimo applauso.
Ha moderato l’incontro Rosanna Di Giaimo che prima di dare la parola al professore lo ha ringraziato per aver accettato l’invito e per aver dato alla città e al mondo della scuola una grande opportunità per riflettere sulla nostra lingua. Il sindaco Dott. Vincenzo Servalli che pochi istanti prima ha voluto intrattenersi qualche minuto in forma privata con Sabatini si è detto ben contento di una cosi ampia partecipazione delle scuole del territorio.
E’ un’ulteriore conferma dell’attenzione ad un evento dalla straordinaria ricaduta didattica.
”Sono loro i futuri cittadini di cava de’Tirreni “ ha affermato Servalli e mi piace pensare che ogni iniziativa culturale e sociale che vede il Comune in sinergia con le scuole e le associazioni del territorio vada nella direzione di una crescita della città. A termine del suo breve saluto in maniera scherzosa ha ricordato di aver ricevuto da tempo fa un atto da altra amministrazione in cui c’era scritto” redarre” in luogo di redigere a sottolineare che la competenza della lingua non è di tutti e soprattutto non esente da errori.
La Ds Ester Cherri ed il presidente del Rotary cittadino nel ringraziare il professore hanno ribadito che la partecipazione di tanti studenti è una conferma della grande attenzione del mondo della scuola ad iniziative così importanti che ben si inseriscono nel percorso formativo di ciascuno. Quella di ieri, ha aggiunto la Ds Cherri ha rappresentato una grande occasione di arricchimento tanto più che il prof ha potuto soddisfare curiosità e domande degli studenti che hanno voluto interfacciarsi con lui.
Il magnifico quartetto del liceo musicale Galdi diretto dal prof Ivan Iannone ha deliziato i presenti prima di dare la parola al noto linguista. L’approccio accogliente,diretto, ha facilitato l’incontro con gli allevi fondato si, su un uso rigoroso della lingua italiana ma vicino ai ragazzi sottolineando che lo studio deve prestarsi ad usi diversi ma essere al passo coi tempi.
Una lingua dinamica,accattivante , non passiva e mnemonica ,ma funzionale insomma una parola che faccia risuonare un’emozione.
“Una lingua forte per pensare” che faccia conoscere vite diverse,idee nuove,percorsi affascinanti, connessioni alternative :insomma che si pone obiettivi pratici e finalità significative tali da affrontare il mondo con successo.